La passerella elettorale di Matteo Salvini a Brindisi ha delineato l’esempio perfetto del qualunquismo con cui il governo Meloni sta affrontando la grave crisi che sta colpendo il tessuto economico e industriale di questo territorio. Fa oltremodo rabbia il modo con cui si pensa di prendere in giro, insultando l’intelligenza di un’intera comunità produttiva, mediante l’ennesimo annuncio di un investimento di cui non si ha traccia concreta e che, qualora fosse realizzato, non sarebbe idoneo a frenare l’impoverimento economico e la grave emorragia di posti di lavoro, soprattutto tra l’indotto che è stato alimentato negli ultimi 40 anni proprio dalla mono committenza di Enel. L’aspetto più grave di tutta questa vicenda però è rappresentato dall’atteggiamento supino avuto dai rappresentanti di due aziende di Stato come Enel ed Rfi che si sono prestati ad un teatrino finalizzato a mera propaganda.
È inconcepibile che Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel, azienda che ha preso tantissimo da questo territorio, si sia prestato quale complice silente di una vergognosa messinscena elettorale senza contraddittorio con coloro, aziende e lavoratori, che sono vittime del disimpegno di Enel.
Lanzetta, piuttosto che fare il convitato di pietra nel codazzo da campagna elettorale del ministro di turno, torni subito a Brindisi e ci resti finché non renderà noto come e quanto vuole investire concretamente Enel su questo territorio.
La pazienza è davvero finita e da un’azienda di Stato che ha sfruttato per anni questo territorio non sono ammissibili né mance né elemosine elettorali e dai propri rappresentanti ci aspettiamo serietà e responsabilità nei confronti della comunità brindisina.
Se le prospettive di investimento sono quelle raccontate ieri nella conferenza stampa al fianco del Sindaco Marchionna è evidente che oltre i socialisti (sic!) a Matteo Salvini non stanno simpatici neanche i brindisini.
A questo punto urge un chiarimento sulle reali intenzioni di Enel ed una risposta parlamentare che faccia comprendere che si voglia realmente passare dalle chiacchiere alle proposte concrete.
Francesco Cannalire, segretario cittadino Pd Brindisi