“Alla sua età alcuni amici erano già sposati e con figli, furbi abbastanza da farsi assumere alla Montecatini e blindare un posto sicuro da operaio. Lui, invece, non aveva niente. Viveva con il padre e il fratello, si presentava in officina senza darsi una regola, non era capace di stare con una ragazza per più d’un paio di settimane e adesso non gli restava nemmeno l’auto per correre- Andrea Martina”. Presso la Casa di Quartiere dell’Accademia degli Erranti- Ex Convento delle Scuole Pie, Brindisi, Andrea Martina ha presentato il suo libro:”Furia”. L’appuntamento si inserisce nel calendario del Maggio dei Libri 2024- Brindisi, promosso dal Ministero della Cultura e dal Centro per il Libro e la lettura e delle attività del Nodo Galattica Brindisi, per le Politiche Giovanili della Regione. La Rassegna “Pagine Erranti”, in questa occasione, ha visto la partecipazione di una rappresentanza dell’Happy Casa Brindisi con testimonianze dal mondo del basket e la collaborazione di Movimenti Laboratorio Urbano.
Sono intervenuti: Rosy Barretta, Presidente Brindisi e le Antiche Strade, e Antonio Melcore, direttore dell’Accademia degli Erranti. È intervenuto, inoltre, Nando Marino, Presidente della New Basket Brindisi, che ha focalizzato l’importanza che il basket ha sempre avuto per la città e ha parlato dei tanti progetti che la società promuove per i ragazzi che vogliono iniziare un percorso serio e motivato verso lo sport. Non è importante soltanto la vittoria, ma, piuttosto tutto quello che può significare l’idea di appassionarsi ad uno sport e vivere tutto con entusiasmo. Ha dialogato con l’autore, Francesco Parisi, Presidente Cooperativa Eridano. Il racconto è ambientato negli anni ’80 ed è stato sicuramente esaltante rivivere la fantastica stagione1980-81 quando la Pallacanestro Brindisi riuscì a raggiungere, per la prima volta nella sua storia, il massimo campionato nazionale, la Serie A 1 e, grazie alla formula vigente, approdò ai play-off scudetto dove venne battuta negli ottavi di finale dalla Synudine Bologna. Grandi campioni come Claudio Malagoli, “Lupetto”, Otis Howard, uomini che hanno fatto sognare i brindisini. Un periodo indimenticabile che viene inserito all’interno della storia della famiglia Furia, un cognome che “racconta” la furia di quei giovani e la voglia di rifarsi. Giovani che vivevano una situazione di svantaggio e il posto fisso, da operaio della Montecatini, era visto come la sicurezza e l’unico modo per crearsi un futuro. Teo è il protagonista principale ed è proprio attraverso lui che riusciamo a comprendere la rabbia dei giovani. Un periodo particolare con il contrabbando che sembrava essere, quasi, una realtà inconfutabile. Giovani che subivano, purtroppo, il fascino del guadagno facile e l’insofferenza verso una società che appariva poco propensa ad aiutarli e guidarli. Andrea Martina è nato nel 1990 e, quindi, ha usufruito dei tanti racconti di brindisini che hanno vissuto quel periodo. Se ha deciso di scrivere una storia ambientata negli anni ’80, lo ha fatto con l’idea di volere approfondire un promemoria per oggi. Una storia intensa e l’incontro ha creato una bella atmosfera fra i tanti presenti che hanno avuto modo di condividere ricordi ed emozioni. Anna Consales