Cobas – Niente cassa integrazione per i 76 dipendenti licenziati dalla SIR

Il Sindacato Cobas nel corso degli incontri con la ditta SIR relativa  alla procedura dei 76 licenziamenti ha ricevuto la risposta che non è possibile utilizzare la cassa integrazione per crisi aziendale ;ricordiamo che la SIR è la  ditta che  si è occupata per numerosi anni  dello scarico del carbone ed adesso per i lavoratori non ci sono più attività lavorative ,a detta dell’Enel ,nell’ultima riunione a Bari presso la task force regionale sulla occupazione.

Avevamo sperato che approvata questa modalità di cassa integrazione per crisi aziendale per i lavoratori della  ditta SIR tutti gli altri di Cerano l’avrebbero potuta usufruire.

L’utilizzo di questo ammortizzatore sociale ci avrebbe permesso di avere più tempo per riprenderci quello che l’Enel aveva destinato a Brindisi, poi dirottato in altri territori.

Rimane la sola possibilità di 1 anno di cassa integrazione per cessata attività.

A questo punto per avere più tempo a disposizione per trovare le soluzioni più idonee alle crisi occupazionali rimane la possibilità di essere inseriti dal Governo Nazionale nelle cosiddette  “crisi industriali complesse”, tipo Ilva per intenderci, adoperandoci però a realizzare proteste importanti per gli investimenti alternativi .

Se poi dobbiamo aggiungere che il nostro tentativo di unire le forze sindacali ,esplicitato anche nel corso dell’ultima riunione a Bari ,  è andato miseramente a vuoto.

Avevamo deciso di partecipare allo sciopero del 31 maggio ed abbiamo chiesto alla Cgil se condividevano la nostra presenza.

La Cgil ha chiesto alla Uil la possibilità di stare insieme ricevendo a questi  una risposta di assoluta chiusura nei nostri confronti.

Insomma se il tempo è poco, un fronte sindacale disastroso , una classe politica a dir poco inesistente, come si fa a salvare una città.

Ma il Cobas c’è sempre , pur nelle difficoltà.

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