CENTRO RIABILITAZIONE CEGLIE, CAROLI (FDI): PREOCCUPAZIONI DEI DIPENDENTI COMPRENSIBILI, L’ACCELERAZIONE DELLA TRASFORMAZIONE DA PRIVATO A PUBBLICO FONTE DI CAOS

“Era inevitabile che aver voluto imprimere un’anomala accelerata alla trasformazione da privato a pubblico del Centro di Riabilitazione, gestito finora dalla Fondazione San Raffaele, avrebbe provocato forti preoccupazioni sia fra i pazienti, ma soprattutto (in questa fase) fra i circa 180 dipendenti.

“Durante sia la discussione in Commissione sia in Consiglio regionale avevo tentato capire quanto meno se esistesse una scadenza della gestione e se questa potesse essere tolta tour court. Credo che esistano documentazioni in possesso della ASL di Brindisi che indicano come data di scadenza la realizzazione del Centro Risvegli, struttura adiacente a quella in discussione. Se fosse vero come si giustifica l’interruzione del contratto? Per disservizi, e quali?

“Fa specie, infatti, che questa maggioranza di centrosinistra – a cominciare dal collega Fabiano Amati alla terza legislatura regionale – solo oggi, dopo 24 anni di gestione (sempre in prorogatio) alla Fondazione San Raffaele improvvisamente decida di far cessare la gestione privata per farla rientrare nel servizio pubblico. Da conti fatti, poi, non solo non ci sarebbe un ritorno economico, ma per i pugliesi si prevede addirittura un aggravio di oltre un milione di euro per il mancato introito dell’affitto pagato dalla Fondazione alla ASL. Mentre ora ci si potrebbe trovare di fronte a un contenzioso per il non rispetto del termine di scadenza.

“Ma veniamo al capitolo PERSONALE. La Legge prevede che il pubblico assorba fino al massimo del 50% di quello presente, per il tramite di una selezione per soli titoli… Francamente qualche dubbio questa discrezionalità la solleva. Intanto, bisognerebbe capire come sono stati assunti quelli che oggi lavorano? Faccio un’illazione, che tale vuole essere, ma serve a capire: possiamo essere di fronte a un dipendente oggi titolato, ma che è stato assunto perché ‘raccomandato’ da qualche politico (magari di qualche partito anche di questa maggioranza rosso-gialla,) perché questo dovrebbe avere una priorità rispetto a chi la ‘spintarella’ non l’ha avuta? È evidente che fra il personale serpeggi un clima di grande preoccupazione, circa 90 rischiano di perdere il posto di lavoro. E l’arrivo di un commissario non credo sia risolutivo al fine della transizione che potrebbe, invece, avvenire

“Per questo motivo ho chiesto l’audizione del presidente Michele Emiliano, in qualità di assessore alla Sanità, e del direttore generale della ASL di BR, Maurizio De Nuccio, che non dimentichiamo fra i primi atti del suo insediamento ci fu proprio la visita al Centro di Riabilitazione il 30 agosto dello scorso anno, questa la sua dichiarazione rilasciata in un comunicato della ASL: <un centro accogliente e all’avanguardia, che risponde in maniera adeguata alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie. Nella struttura si intrecciano professionalità degli operatori e profondo senso di umanità: un fiore all’occhiello per tutto il territorio.> Dopo nove mesi cosa è successo?”

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