La struttura di Ceglie Messapica, speriamo in tempi brevi, oltre che di proprietà sarà nuovamente gestione interamente pubblica, come da tempo auspichiamo, rientrando nell’organizzazione funzionale della Asl di Brindisi, per effetto della proposta di legge passata alla Regione con la quale verrà istituito il nuovo Centro di riabilitazione ospedaliera.
Da tempo chiediamo il ritorno all’origine ad Asl Brindisi e cioè di non essere più committente ma erogatore diretto del sistema riabilitativo, per ritrovare la riqualificazione gestionale nell’ottica di migliorare la qualità del servizio erogato ed i diritti dei lavoratori interessati che scontano, oltretutto, un ingeneroso dumping contrattuale in una vertenza annosa sul riconoscimento economico del Contratto Sanità Privata.
L’ ultima occasione in ordine di tempo in funzione dello sblocco dei lavori per la realizzazione del Centro Risvegli Motolesi che rilancia e potenzia il sistema sanitario nella nostra provincia, come Funzione Pubblica CGIL e CGIL di Brindisi denunciavamo la necessita immediata di fermare il processo di esternalizzazione avvenuto negli anni in questa struttura riabilitativa, affidando alla mano pubblica, nella fattispecie la Asl Brindisi, la gestione diretta della stessa struttura di cui è proprietaria, ma che da oltre 20 anni concede in deroga la gestione alla Fondazione San Raffaele.
Una struttura definita impropriamente come “sperimentazione gestionale” ma di fatto gestita completamente da un Ente privato, con la clausola che entro 5 anni, a partire dal 2000 , si sarebbe dovuto indire la gara d’appalto per definire il tutto. Ma ciò non è mai avvenuto andando avanti negli anni in regime di prorogatio.
In questi anni si è assistito ad uno svuotamento delle professionalità con notevole ricaduta sulle prestazioni, una struttura riabilitativa finanche carente di Medici con specializzazione in Fisiatria, ciò succede quando si dà un impronta ragionieristica e profittevole al sistema sanitario, i cui effetti hanno causato perfino dispersione delle professionalità stesse.
Siamo stati ascoltati ma non ci fermeremo ai proclami!
È una nostra Battaglia da sempre, interverremo per partecipare a tutte le discussioni conseguenti, forti del fatto che abbiamo sempre rappresentato le istanze di tutto il personale e che sicuramente interverremo a tutela delle professionalità di Lavoratrici e Lavoratori senza che venga escluso nessuno, dal Personale Sanitario e Fisioterapista, amministrativo e di portierato, indeterminato e determinato in part-time e Full-time, ma a tutela anche di chi è in partita Iva, del pulimento e del personale della mensa per cui da sempre chiediamo contratti dignitosi.