Avevamo visto giusto quando sabato mattina abbiamo denunciato immediatamente la presenza di operai su via del Mare, impegnati a realizzare un altro pezzo di recinzione (quello che noi abbiamo sempre definito il “muro della vergogna”). Ovviamente la responsabilità del mancato rispetto di quanto stabilito dal Tar di Lecce è imputabile totalmente all’Autorità Portuale che ha ordinato all’impresa di eseguire tali lavori senza attendere il 22 febbraio quando il Tar entrerà nel merito della questione. Un braccio di ferro che l’ente portuale sta attuando contro l’Amministrazione Comunale e, più in generale, contro la città di Brindisi. Ma stamattina la Polizia municipale è tornata sul posto e ha identificato quattro operai per poi denunciare tutto in Procura. La violazione è normata dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria).
Ecco, in ogni caso, la nota ufficiale di Palazzo di Città.
Su richiesta della sindaca Angela Carluccio, questa mattina la polizia municipale e due tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo in via del Mare, riscontrando la presenza di quattro operai impegnati nel cantiere per i lavori di recinzione.
Alla luce di ciò si è ritenuto di informare della ripresa dei lavori l’autorità competente per l’accertamento di eventuali profili di illecito: la polizia municipale ha così depositato in Procura tutti gli atti relativi agli accertamenti effettuati negli ultimi giorni.
Il 22 febbraio prossimo si svolgerà presso il Tar la camera di consiglio per la discussione del ricorso presentato dall’Autorità portuale contro l’ordinanza di sospensione dei lavori notificata dal Comune il 20 dicembre 2016.