Crisi industriale a Brindisi – Tutti insieme, in ordine sparso…

Il primo segnale preoccupante legato alla crisi economica ed occupazionale in atto nel territorio brindisino giunge da ciò che è stato programmato per domani. Due iniziative – della Cgil e della Uil – legate proprio alla crisi del comparto industriale – che si svolgono contemporaneamente e in due posti differenti della città. Vi parteciperanno esponenti di primo piano della politica, amministratori locali, rappresentanti delle associazioni di categoria ed ovviamente sindacalisti.

Si parlerà di argomenti che dovrebbero far registrare una convergenza di intenti, in maniera tale da poter elaborare una sorta di piattaforma rivendicativa per Brindisi. E invece si procede in ordine sparso, dando vita ad una sorta di prova muscolare su chi è più bravo. E non fa niente se poi questo comporta ulteriori divisioni che vengono osservate negativamente da chi dovrebbe assicurare un sostegno a questo territorio.

A fronte di un dato come questo, certamente non confortante, i lavoratori cominciano a spazientirsi e sono in tanti – anche in maniera autonoma – a dichiararsi pronti a scendere in piazza, in maniera spontanea, per richiamare le attenzioni generali sul dramma della ormai prossima perdita di centinaia di posti di lavoro per effetto della chiusura della centrale di Cerano, così come dell’intenzione di EuroApi di vendere lo stabilimento farmaceutico brindisino e delle incertezze sul futuro dello stabilimento chimico della Basell.

Il rischio concreto è che la situazione possa diventare davvero ingestibile, con ripercussioni anche per la tenuta sociale della città di Brindisi, già alle prese con altre situazioni assai preoccupanti.

Insomma, ci sono elementi a sufficienza per riflettere e per assumere decisioni responsabili. Un invito rivolto a tutti, a partire da coloro che domani saranno costretti a scegliere un convegno anziché l’altro.

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