Marika Demaria ha presentato il suo libro:”La scelta di Lea”


“La sua scelta si inscrive a pieno titolo nel faticoso, talora drammatico percorso di liberazione compiuto da alcune donne calabresi dall’interno di quella che viene ritenuta, a ragione, la struttura organizzativa criminale più profondamente innervata dei rapporti di parentela- Nando dalla Chiesa”. Presso il Museo F. Ribezzo, Brindisi, la giornalista Marika Demaria ha presentato il suo libro:”La scelta di Lea- Lea Garofalo, la ribellione di una donna alla ‘ndrangheta”, con la prefazione di Nando dalla Chiesa. L’evento è stato promosso dalla Scuola di Formazione Antonino Caponnetto, in collaborazione con il Liceo delle Scienze Umane- Liceo Linguistico E. Palumbo, l’Istituto Comprensivo Centro, il Polo Biblio- Museale Ribezzo di Brindisi e la Direzione della Casa Circondariale di Brindisi. “La scelta di Lea” racconta la ribellione alla ‘ndrangheta di Lea Garofalo, testimone di giustizia, cresciuta in una famiglia ‘ndrangherista, che pagò con la vita la scelta di collaborare con i magistrati. Lea rappresenta tutte le donne che hanno il coraggio di lottare quotidianamente contro la mafia, sconfiggendo, così, l’omertà. Donne che lottano mettendo a rischio la propria vita, per cercare di offrire un futuro migliore ai loro figli. Una storia di ribellione e di coraggio, una storia vera, raccontata da una giornalista appassionata e molto accurata nel riportare fatti realmente accaduti, che hanno sconvolto l’opinione pubblica. Marika, infatti, ha seguito personalmente tutte le fasi del processo dopo l’omicidio di Lea Garofalo che, nonostante il triste epilogo, riesce a salvare la figlia. Hanno dialogato con l’autrice, Emila Mannozzi, direttrice Polo Biblio-Museale di Brindisi, Maria Oliva, Dirigente scolastica Liceo E. Palumbo e Francesca Comunale, studentessa “5B” del Liceo E. Palumbo. Ha coordinato i lavori Raffaella Argentieri, Scuola di Formazione Antonino Caponnetto, a cui va riconosciuto il lodevole impegno nell’organizzare incontri così importanti e necessari, dato il momento storico che stiamo vivendo. Un libro, la cui condivisione nelle scuole, risulta essenziale, perché è un messaggio importante per educare le nuove generazioni affinché, in futuro, non ci sia più bisogno di dovere sacrificare la vita per difendere le proprie idee. “I familiari delle vittime di mafia non cercano vendetta, ma, piuttosto, giustizia”! Sono stati due giorni intensi per Marika, tante emozioni che non dimenticherà facilmente. Incontri molto partecipati e coinvolgenti: venerdì 12 aprile, presso l’Auditorium Ettore Palumbo e presso l’Auditorium Pio La Torre della Scuola Media G. Salvemini. Nel pomeriggio, presso il Museo F. Ribezzo, incontro a cui hanno partecipato anche le autorità. Sabato 13 aprile, infine, un toccante incontro presso la Casa Circondariale. Sicuramente Marika ritorna nella sua Torino con tanti ricordi e riflessioni importanti. Anna Consales

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