Con la presente le associazioni “ Immagina Brindisi” e “ Fare Verde”,esprimono sostegno alla iniziativa promosso dal consigliere Quarta riguardo la pista ciclabile su viale Aldo Moro.
Prima di rammentare al Consiglio comunale e a tutta la comunità cittadina, che le nostre associazioni hanno da diverso tempo, sollevato, addirittura prima dell’ inizio dell’opera ( raccolta di firme) una serie di valutazioni sull’impatto che avrebbe avuto una pista ciclabile su viale Aldo,pervenute ai vari organi di stampa,non possiamo non fare considerazioni di natura politica amministrativa;in particolare ,poniamo l’attenzione,su un aspetto della prassi in Assise comunale:su alcuni o.d.g., si assiste alla “ fuga”.
Oggi c’è un “ verbo” che deve attraversare una amministrazione “ moderna”,………..,……….,e si chiama Gestione partecipata: i cittadini vengono chiamati,ascoltati,già nella fase di impostazione,elaborazione di un progetto di interesse pubblico:niente deve essere più calato dall’alto.
Nessuna opera è accettabile senza una preventiva valutazione del contesto ambientale nel quale va a collocarsi .Una amministrazione seria ,attenta e responsabile nasce e si pone come capace di risolvere,dare risposte ai problemi e non per aggiungere altre “ pezze” ad una opera, sulla quale la comunità non ne intravvede la necessità,la priorità e addirittura ne ostacola l’esercizio del proprio lavoro.
Qui è evidente che l’accessorio ,ha preso il sopravvento sul principale( parcheggi,ripristino manto stradale,…);come a dire :” Intanto prendiamo e poi si vede,tanto i brindisini……”
Non siamo dei tecnici,ma riteniamo che la pista ciclabile,posta al centro di viale Aldo Moro,presenta delle criticità molto evidenti sotto il profilo dell’igiene,della sicurezza.Il restringimento delle careggiata,su un viale principale con scorrimento di mezzi di varia natura anche pesanti, comporta che di norma pulman di linea urbana ed extra urbana ( presenza di n. 3 scuole secondarie superiori di secondo grado) presentano impedimento non risolvibile al passaggio di ambulanze.
Anche qualora si addivenga ad elaborare un piano di restringimento dei marciapiedi,che si presenta difficoltoso in alcuni comparti,con dei costi non solo in termini economici per la collettività,non può essere superato l’impatto sia estetico che funzionale nell’aiuola centrale caratterizzato dalla presenza dei pini che con le loro radici orizzontali,creano degli squarci sul manto stradale : anche lì il Comune sarà chiamato a rispondere sulla sicurezza,sulla incolumità fisica dei fruitori.