La provinciale che collega Brindisi a San Vito dei Normanni si conferma sempre di più come strada della morte. Ieri uno scontro frontale tra due utilitarie ha comportato la morte di tre persone. Pasqualina Prezioso aveva 50 anni e stava rientrando nel suo paese, a San Vito. Antonio Iaia, invece, stava accompagnando a Brindisi, all’istituto scolastico Giorgi, sua moglie Maria Epifani per impegni legati ai consigli scolastici. Nell’impatto violentissimo e frontale è deceduta sul colpo Pasqualina, mentre il cuore di Maria ha smesso di battere un paio di ore dopo in ospedale e quello del marito nel corso della nottata.
Una immane tragedia che ha colpito la comunità di San Vito dei Normanni e che ripropone con forza il problema della sicurezza di quella strada. Si tratta per lunghi tratti di un rettilineo e questo comporta un naturale aumento della velocità. A questo si aggiunge il fatto che nel primo pomeriggio chi si reca a San Vito si trova il sole di fronte e quindi ci sono anche problemi di visibilità.
Nel corso delle ore serali e notturne, invece, il pericolo è rappresentato da decine di extracomunitari che percorrono la strada a piedi o in bicicletta, quasi sempre senza giubbotti catarifrangenti.
Certo, tutti gli automobilisti sono tenuti ad essere prudenti, ma è evidente che bisognerà rendere queste strade più sicure per evitare che si continui a morire.
Nel frattempo, spetterà alle forze dell’ordine stabilire l’esatta dinamica dell’incidente, in maniera tale da capire chi ha invaso l’altra corsia provocando l’impatto. Ma sarà solo un dettaglio. Resta la tragedia di un paese che ha perso tre persone benvolute e stimate da tutti.
Intanto va detto che i funerali delle tre vittime dell’incidente di ieri si svolgeranno nel pomeriggio di domani. E durante il rito funebre sarà osservato il lutto cittadino con la sospensione delle attività commerciali e professionali.
