Ecco il nuovo Questore di Brindisi!

Il nuovo Questore di Brindisi, dott. Giampietro Lionetti, ha fatto il suo esordio con i rappresentanti degli organi di informazione di Brindisi. Dopo aver descrittto in maniera sintetica la sua carriera, il nuovo Questore ha risposto alle domande dei giornalisti sul prossimo appuntamernto con il G7 a giugno e su ciò che conosce della situazione legata all’ordine pubblico in provincia di Brindisi. Al dott. Lionetti va anche il benvenuto della nostra redazione.

Ecco il suo curriculum:

PERCORSO PROFESSIONALE

         Dal 10 dicembre 1987 frequentatore del Corso Quadriennale di Formazione Allievi Aspiranti Vice Commissari, presso l’Istituto Superiore di Polizia.

         Dal 23 gennaio 1992 frequentatore del Corso di Formazione per Vice Commissari in prova della durata di nove mesi.

         Dal 05 novembre 1992 assegnato alla Questura di Caltanissetta, quale Funzionario Addetto al Commissariato di P.S. Gela.

         Dal 15 febbraio 1995 assegnato alla Questura di Roma, quale Funzionario Addetto del IV^ Nucleo del Reparto Volanti.

         Dal 20 gennaio 1997 assegnato quale Funzionario addetto al Commissariato Viminale della stessa Questura.

         Dal 16 giugno 1999 assegnato quale Funzionario addetto al Commissariato S. Lorenzo della stessa Questura.

         Dal 4 ottobre 1999 assegnato quale Funzionario addetto al Commissariato Prati, della stessa Questura.

         Dal 20 marzo 2000 assegnato quale Dirigente del Commissariato Porta Pia, della stessa Questura.

         Dal 4 marzo 2002 assegnato quale Dirigente del Commissariato Palazzo di Giustizia, della stessa Questura.

         Dal 14 febbraio 2005 assegnato quale Funzionario addetto della DIGOS, Responsabile della III Sezione “Informativa Generale”, della stessa Questura.

         Dal 16 settembre 2006 assegnato quale Funzionario addetto della DIGOS, Responsabile del Settore Antiterrorismo Internazionale, della stessa Questura.

         Da settembre 2010 assegnato quale Funzionario Addetto della DIGOS, Responsabile della I Sezione Informativa (Antagonismo di sinistra ed Anarchici), della stessa Questura.

         Dal 4 luglio 2011 assegnato quale Vice Dirigente della DIGOS e Responsabile anche della I Sezione Informativa (Antagonismo di sinistra ed Anarchici), della stessa Questura.

         Nel 2014 ha frequentato il 30° Corso di Formazione Dirigenziale, conseguendo la qualifica di Primo Dirigente.

         Dal 2 gennaio 2015 assegnato alla Questura di Venezia quale Dirigente della DIGOS.

         Dal 29 giugno 2015 assegnato alla Questura di Torino quale Dirigente della DIGOS.

         Dal 2 ottobre 2017 assegnato alla Questura di Roma quale Dirigente della DIGOS.

         Promosso alla qualifica di Dirigente Superiore della Polizia di Stato con decorrenza 1 luglio 2023.

         Dal 27 novembre 2023 assegnato alla Direzione centrale della Polizia di Prevenzione.

PRINCIPALI RISULTATI LAVORATIVI CONSEGUITI IN MATERIA DI PREVENZIONE

Da circa 19 anni ha iniziato un importante percorso in materia di “Polizia di Prevenzione” maturando una conoscenza non comune delle dinamiche: dell’antagonismo (movimenti extraparlamentari) sia di estrema destra che di estrema sinistra, del fenomeno delle tifoserie più violente, delle realtà anarco-insurrezionalista, fino ad arrivare alle derive eversive e/o di matrice terroristica, nazionale ed internazionale.

Tra i molteplici scenari fronteggiati nella più recente attualità, si richiamano: le importanti proteste No Tav, No Vax e No Green Pass: le prime sviluppatesi come noto in Val di Susa contro la costruzione dell’infrastruttura ferroviaria Torino Lione, le altre sviluppatesi in diverse province italiane ma in particolare nella Capitale durante l’emergenza pandemica; si richiamano inoltre le più critiche vertenze occupazionali nazionali quali quella indetta dalla categoria dei tassisti nel centro della Capitale a ridosso delle sedi istituzionali e la protesta posta in atto dalla galassia anarchica contro il regime del c.d. carcere duro.

Va sottolineata anche la tradizionale attività posta in essere per la gestione delle dinamiche intranee alla galassia dei movimenti romani per il “diritto all’abitare”, negli anni protagonisti di gravi turbative di piazza ed oggetto di un’opera di normalizzazione negli ultimi anni, che in alcuni casi ha consentito altresì la liberazione tempestiva di immobili occupati senza titolo da masse critiche di centinaia di soggetti italiani e di origine extra comunitaria, senza dover ricorrere all’intervento coattivo.

PRINCIPALI RISULTATI LAVORATIVI CONSEGUITI IN MATERIA DI POLIZIA GIUDIZIARIA

Parimenti encomiabile è l’impegno profuso dal Dr. Lionetti sul fronte della polizia giudiziaria.

Ciascuno degli incarichi ricoperti, è stato segnato da un prolifico quanto rispettoso rapporto con l’autorità giudiziaria.

Merita richiamare gli importanti risultati raggiunti nell’azione investigativa a contrasto di fenomeni di deriva antagonista No Tav e anarco-insurrezionalista, radicati nell’humus del capoluogo piemontese, che hanno portato al termine di diverse attività di indagine all’esecuzione di molte misure cautelari nei confronti di esponenti della galassia antagonista ed anarchica.

Con riferimento alla realtà romana non può omettersi il richiamo alla incisiva attività di contrasto al fenomeno del terrorismo internazionale, che si è tradotta, in quattro attività di indagine di medio/lungo periodo originate dall’attentato terroristico di Berlino consumato nel 2015 dal noto terrorista tunisino Anis Hamri.

Nella predetta cornice, complessivamente sono stati sottoposti a misura cautelare di numerose persone, oltre ad un mandato di arresto europeo. (“Operazione Mosaico” del 29.03.2018, “Operazione Mosaico II” del 15.05.2020, Operazione Mosaico III” 23.06.2022  ed “Operazione West Shoes” del 31.01.23)

Sono state altresì, negli anni, istruite attività di indagine che si sono concluse con la espulsione di soggetti radicalizzati perchè pericolosi per la sicurezza nazionale.

A partire dal 2020, con l’aumentare dell’emergenza pandemica, è stato dato impulso ad attività di indagine che hanno consentito di contrastare le manifestazioni violente, fino ad arrivare nel 2021, quando, a seguito dei gravi fatti di violenza (per il reato di “devastazione e saccheggio”) verificatisi il 09 ottobre in danno della sede nazionale delle CGIL, è stata intrapresa una importante ed articolata attività investigativa, sfociata in quattro diverse operazioni che hanno portato all’arresto di numerose persone, – tra flagranza di reato, flagranza differita e custodie cautelari – e nella denuncia in stato di libertà di circa 120 persone.

Numerose, poi, sono le attività investigative mirate ad eterogenei fenomeni eversivi che hanno portato a numerosi risultati sia in termini di prevenzione che nell’ottenimento di misure cautelari.

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