Presso la Sala Gino Strada, di Palazzo Granafei Nervegna di Brindisi, si è tenuta una conferenza stampa per illustrare l’esposto depositato in Procura contro il deposito gnl di Edison a Costa Morena. Sono state le associazioni: Italia Nostra, Legambiente, Wwf, Fondazione “Tonino Di Giulio”, Medici per l’Ambiente, Anpi, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, No al Carbone, “Puliamoilmare” Brindisi, Associazione “Vogatori Remuri Brindisi” ed il sindacato Cgil a scrivere ed inviare l’esposto alla Procura. Le associazioni ambientaliste, parte della politica e la Cgil si sono opposte all’impianto da subito, anche se, in seguito, hanno aderito quasi tutti. Già da tempo erano state annunciate azioni legali e, adesso, finalmente la denuncia è stata formalizzata per evidenziare le criticità evidenziate nelle varie manifestazioni che hanno visto una grande partecipazione. Sono state focalizzate le eventuali ricadute negative dell’impianto sulla città e sul porto perché bloccherebbe le attività di porto e aeroporto e interferirebbe con i binari ferroviari. Edison, che recentemente ha ottenuto anche il nulla osta della Regione, sostiene, invece, che non sussistono interferenze con le suddette attività, specificando che il deposito small cale di gnl non è un rigassificatore, trattando il metano in forma liquida e non gassosa e, inoltre, parla di benefici economici e ambientali. Sono già iniziate le attività preliminari per l’apertura del cantiere, ma, sicuramente, le associazioni con l’esposto hanno evidenziato che la città non è disposta ad accettare passivamente queste decisioni e la Magistratura deve fare gli accertamenti per constatare la legittimità di quello che è stato fatto. Secondo le associazioni ambientaliste, inoltre, il progetto andrebbe sottoposto alla VIA, valutazione impatto ambientale. È necesaria la presenza dei cittadini “nelle attività di contrasto alla realizzazione del deposito Gnl” per partecipare in forma attiva e protestare uniti contro queste situazioni. Anna Consales