Nelle scorse settimane, a seguito di specifica attività volta a contrastare l’evasione fiscale, i Finanzieri del Gruppo di Brindisi hanno concluso una verifica nei confronti di una concessionaria d’auto che, dal 2016 al 2022, non avrebbe presentato le prescritte dichiarazioni dei redditi, risultando, pertanto, evasore totale.
L’accurata attività ispettiva, finalizzata a ricostruire il volume d’affari della ditta derivante dalle vendite delle auto, è stata particolarmente complessa in quanto il soggetto, negli anni, non ha mai istituito le previste scritture contabili.
Secondo quanto emerso nel corso della verifica, la concessionaria avrebbe venduto, complessivamente, 1.642 auto “in nero” con ricavi completamente occultati al Fisco per quasi 4 milioni di euro.
Le irregolarità sono state segnalate ai competenti Uffici Finanziari per i conseguenti recuperi a tassazione e l’irrogazione delle relative sanzioni.
Per tali condotte, il titolare della ditta è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di omessa presentazione delle relative dichiarazioni fiscali.
Si evidenzia, tuttavia, che la responsabilità penale del soggetto sarà accertata solo all’esito di giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.
Contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini (“pagare tutti per pagare di meno”).