Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani
“Sulla pianificazione dello spazio marittimo, per porre un argine alle richieste di impianti eolici galleggianti nei nostri mari a poche miglia dalla costa, abbiamo chiesto oggi in aula all’assessora all’ambiente Maraschio e alla Giunta regionale una parola chiara e forte, una presa di posizione pubblica contro questa vera e propria invasione. In risposta alla mia mozione, con cui chiedo alla Regione di esercitare il diritto di riserva per le aree adriatica e ionica entro le 12 miglia, l’assessora ha ribadito il contenuto della delibera di Giunta del dicembre 2022, di presa d’atto e approvazione della proposta di Piano regolatore del mare della Puglia. Proposta di piano che il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha sottoposto alla valutazione ambientale strategica (VAS). Il procedimento si è concluso con un parere motivato dato dal Ministero, lo step successivo è il recepimento dei contenuti del parere motivato di VAS, quindi l’approvazione del piano. In questa delibera, la Regione Puglia indica le aree portuali di Brindisi, Bari e Manfredonia come specchi d’acqua riservati alle centrali eoliche offshore. Tutte le altre zone marine, di conseguenza, non sarebbero destinate all’uso di produzione energetica dal vento.
Preso atto di questa posizione del Governo regionale, che condividiamo, abbiamo però sottolineato l’esigenza e l’urgenza che questi paletti vengano manifestati, in modo che giunga alle multinazionali delle rinnovabili il messaggio inequivocabile che li nostro mare e il nostro paesaggio, con il loro patrimonio di bellezza, non sono alla loro mercé.
È necessario ribadire che siamo pronti a difendere gli specchi acquei di salvaguardia paesaggistica per preservare la linea di orizzonte, perché un mega impianto eolico offshore piazzato a poche miglia dalla costa ha un impatto visivo devastante che infligge uno sfregio permanente a territori costieri vocati al turismo, come quello salentino.
Chiarito che, al di là delle tre aree al largo dei porti di Manfredonia, Bari e Brindisi destinate ad uso generico, cioè per tutti gli usi compreso quello energetico, tutte le altre aree devono essere preservate, chiediamo ancora una volta alla Regione di manifestare la propria ferma contrarietà a progetti particolarmente impattanti come la centrale Odra Energia progettata nel Canale d’Otranto, con novanta pale da quasi trecento metri piazzate di fronte alle coste da Porto Badisco e Santa Maria di Leuca. Ci risulta che l’iter autorizzativo stia procedendo e che sia stata presentata ai Ministeri dell’Ambiente e della Cultura la documentazione per attivare il procedimento di Via. Quindi, è tempo di alzare tutti insieme le barricate per difendere il nostro territorio!”.