«I comuni pugliesi rischiano di dover imporre un aumento sulla Tari fino al 50% in più a causa del fallimento del Piano regionale dei rifiuti e per l’assenza di impianti pubblici in grado di chiudere il ciclo senza dover ricorrere alle discariche. Tutto ciò è inaccettabile» Afferma la Presidente Provinciale di Italia Viva Brindisi – Tiziana Palmisano-
«Quello del ciclo dei rifiuti rimane un problema irrisolto che, per l’inerzia dell’amministrazione regionale, rischia ora seriamente di ripercuotersi sulle tasche dei contribuenti» – prosegue Palmisano-
A pagarne indirettamente le conseguenze, in molti casi, saranno anche i sindaci e gli amministratori locali, chiamati ad approvare nei consigli comunali gli aumenti esorbitanti della Tari.
Con un Piano dei Rifiuti inadeguato alle esigenze regionali ed una gestione non certo brillante da parte dell’Ager, il risultato non poteva che essere quello che sta per palesarsi.
Serve subito un piano industriale per la costruzione di nuovi impianti pubblici di smaltimento, moderni ed evoluti, anche in grado di produrre energia, che permetta di chiudere il ciclo superando l’era del conferimento in discarica.
Diversamente, il rischio che a pagare gli errori e l’inconcludenza delle politiche regionali per i rifiuti siano i cittadini, è concreto. Chiederemo alla Regione Puglia – conclude- di stanziare fondi dedicati ai comuni, per far sì che a rimetterci non siano, ancora una volta, i pugliesi”.