Ecco la nota del consigliere comunale Alessandro Antonino:
Questa mattina, su mia sollecitazione, si è riunita la 6°Commissione Consiliare Lavori Pubblici per un sopralluogo presso lo stadio Franco Fanuzzi. Lo scopo della riunione della Commissione era quello di verificare le condizioni del manto erboso, da poco oggetto di riqualificazione, e lo stato di avanzamento dei lavori per l’adeguamento dell’impianto alla Lega Pro dopo l’ultima partita di campionato che ha evidenziato diverse criticità.
Tra queste il reiterato problema della mancata erogazione di acqua sia negli spogliatoi del campo che è stata oggetto di contestazione e di sanzione da parte della Federazione che in quelli del pre-campo che penalizzano le squadre delle società minori cittadine.
La relazione tecnica del dirigente, del tecnico e del rappresentante dell’azienda non ci ha convinto, in quanto le criticità del manto erboso erano conosciute da tempo, visti i diversi interventi negli anni, e davanti alla spesa sostenuta, molto maggiore rispetto ai lavori degli scorsi anni, non esiste giustificazione alcuna, poiché è emerso che per avere un risultato normale sarebbero stati necessari almeno 60 giorni per la resa ottimale, così come detto dall’incaricato. Sulla carente erogazione dell’acqua negli spogliatoi, che ha comportato le sanzioni alla società, ci sono state solo fumose promesse con il rischio di ulteriori multe al Brindisi Calcio. Quindi le scelte effettuate e il dato politico sono l’ennesima prova del fallimento, aggravato dallo spreco di risorse senza aver risolto l’atavico problema, dell’assessore Quarta che dai banchi dell’opposizione aveva una soluzione magica per tutto. Dove è finita tutta quella spavalderia risolutiva? Oggi anche lui, essendo stato presente e colpevolmente silente, ha constatato le scelte sbagliate che ha fatto! La vera notizia comunque è che i tifosi, la società, le società minori e la città intera dovranno attendere ancora tanto per avere la piena e corretta disponibilità delle strutture del campo e del pre-campo. Spero solo che questa grave responsabilità tecnico-politica dell’Amministrazione non continui a ricadere sulla società del Brindisi Calcio che ha bisogno, oggi più che mai del nostro sostegno.