Il continuo rimpallarsi di responsabilità tra Provincia e Regione con il comune fermo a guardare, è sintomo dell’ennesimo fallimento messo in atto dal partito di maggioranza nelle istituzioni principali – lo riporta una nota a firma di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia.
E’ successo in un primo momento con l’agibilità di alcune scuole, ricordiamo bene tutta la manfrina messa in atto per mesi interi per garantire il diritto allo Studio agli studenti dell’Ipsia Ferraris di Brindisi con la Provincia che lamentava l’assenza dei fondi, la Regione che se ne lavava le mani, il Ministero che faceva orecchie da mercante e il comune che si stringeva nelle spalle. Adesso in questo gioco del rimpallo, c’è di mezzo ancora una volta gli studenti e gli studiosi che abitualmente usavano la biblioteca provinciale di Brindisi.
La biblioteca dopo l’incendio dello scorso novembre è ancora in attesa dei lavori per la riapertura e all’orizzonte si vedono solo rinvio di responsabilità. È noto che tutte le questioni inerenti a musei e biblioteche sono sotto la diretta responsabilità della Regione. Tuttavia apprendiamo da fonti di stampa – continua la nota del movimento brindisino – che l’apertura della stessa biblioteca non si concretizzerà a causa di un accordo non trovato tra Regione Puglia e Province. Il Sindaco può intervenire in questa faccenda o e troppo impegnata ancora a risolvere i problemi di maggioranza? Il Presidente Emiliano può intervenire per dare risposte concrete ai cittadini, ai suoi elettori, oppure ha abdicato impegnato come non mai nella sua battaglia personale all’interno del PD? E infine al Presidente della Provincia, Maurizio Bruno, oltre a lamentare l’assenza di fondi invece di stare seduto in tranquillità su due poltrone, comporterebbe particolare fastidio trovare una soluzione concreta con i suoi “compagni di partito” rappresentati nelle suddette istituzioni? Purtroppo la guerra interna al PD e i problemi di stabilità della giunta comunale stanno avendo effetti devastanti sui cittadini, ma a loro questo non interessa.
