Preoccupa, non poco, il clima di rassegnazione, peggio ancora di indifferenza, che aleggia sulla città in riferimento a temi che rischiano di condizionare, in negativo, la vita economica, sociale e la salute delle famiglie brindisine oltre che l’ambiente e, quindi, il futuro del territorio. I cittadini, da settimane, sono alle prese con un cambio di appalto del servizio di igiene urbana del tutto anomalo. Disorganizzazione e degrado la stanno facendo da padrona nonostante qualcuno si sforzi di addebitare il tutto ad ipotetici evasori o incivili, che pure esistono ed andrebbero scovati, ma che non rappresentano la totalità della popolazione che rispetta le regole e recrimina, a gran voce, servizi efficienti e maggiore rispetto anche in relazione all’esborso di denaro dovuto per la Tari tra le più alte d’Italia. Un film già visto che serve solo a coprire evidenti responsabilità che, stante l’attualità e le notizie di stampa, sembrano venire a galla grazie ai rilievi effettuati dalla Polizia locale in riferimento a quanto previsto dal capitolato d’appalto e quindi sull’organizzazione ed esecuzione del servizio e la dotazione di mezzi per l’espletamento. Parliamo di inadempienze che rappresentano costi diretti ed indiretti per i contribuenti e risparmi per l’azienda aggiudicataria. Il paradosso è che tra i costi annoveriamo anche quelli relativi al D.E.C. (direttore esecutivo di contratto), figura terza pagata dalla collettività per controllare e verificare che quanto previsto da contratto venga puntualmente eseguito. Qualcuno dovrebbe dare conto del proprio operato! Intanto la cittadinanza è alle prese con un’azienda difficilmente raggiungibile tramite i canali pubblicizzati, con una comunicazione carente se non addirittura inesistente, con le difficoltà nel reperire il materiale per il conferimento, con orari di svolgimento del servizio in netto contrasto con il vivere quotidiano e quel che è più grave con il proliferare di discariche a cielo aperto che rappresentano in molti casi vere e proprie bombe ecologiche. Non un cestino posizionato, né un carrellato della precedente gestione ritirato, di nuovo c’è ben poco se non segnali nettamente negativi come negativi si prospettano i dati di raccolta differenziata. Un appello, quindi, alla macchina amministrativa del Comune di Brindisi affinché garantisca gli interessi della collettività così come all’amministrazione comunale affinché vigili su quanto sta avvenendo e disponga per i cittadini il recupero delle somme per i servizi non resi nel caso contrario mi auguro, da contribuente, che ci sia ancora qualcuno sul territorio disposto a tutelare gli interessi dei cittadini.
Giuseppe Zippo