Vita sempre più difficile per Edison in riferimento all’intenzione di realizzare nel porto di brindisi un deposito di GNL. Ormai le voci dissonanti rispetto all’iniziale via libera sono sempre di più e non riguardano soltanto le opposizioni, visto che protestano anche organizzazioni sindacali, movimenti e forze politiche di ogni schieramento.
In realtà, i problemi maggiori sono stati sollevati all’indomani delle audizioni svolte dai consiglieri comunali con i rappresentanti di ferrovie dello Stato, così come del Consorzio Asi e dell’Autorità Portuale.
Non esiste alcuna certezza, infatti, in riferimento alla distanza di sicurezza tra i fasci di binari che collegano le banchine di Costa Morena alla rete nazionale e lo stesso deposito di GNL. La legge parla di trenta metri, ma chissà perché in fase di autorizzazione c’è stata una sorta di deroga rispetto a qualcosa che non è derogabile, soprattutto se si considera la pericolosità di un deposito di gas e di un’area in cui insistono tanti altri impianti ad alto rischio.
Nel frattempo, un gruppo sostanzioso di parlamentari del Movimento 5 Stelle, con in testa il leader Giuseppe Conte, ha chiesto al Governo, con una interpellanza, la revoca di tutte le autorizzazioni concesse fino a questo momento. Il tutto, parte dall’informativa realizzata dai consiglieri comunali brindisini dei penta stellati, con in testa l’avv. Roberto Fusco.