Rivolgo un deferente saluto a Sua Eccellenza l’Arcivescovo Giovanni Intini, che per la prima volta celebra con noi la Festa dei Santi Patroni di Brindisi.
Analogo omaggio rivolgo a Sua Eccellenza il Prefetto Michela La Iacona, anch’Ella per la prima volta partecipe di questa antica manifestazione di devozione religiosa e festa popolare.
Un caro saluto a tutte le altre autorità civili e militari e a tutti Voi cari concittadini che siete presenti qui o che ci seguite in diretta TV.
Oggi ricorrono i primi tre mesi dalla mia proclamazione a Sindaco della Città.
Il tempo trascorso è quindi troppo esiguo per azzardare un primo bilancio, ma intanto un’affermazione chiara e nitida intendo farla subito.
Sono consapevole del malcontento popolare: la città è sporca e trascurata e ha bisogno di interventi urgenti per migliorarla.
Non intendo turbare questa bellissima Festa della Città con inutili lamentazioni: tutti voi sapete che i problemi sono tanti e che è necessario affrontarli con tenacia e determinazione, nella consapevolezza che nessuno ha la bacchetta magica per risolverli d’incanto.
E’ inutile negarlo: i problemi ci sono e c’è bisogno di tempo per risolverli.
Vedete, io comprendo davvero la rabbia della popolazione di fronte ai servizi che non funzionano e alle tante questioni irrisolte da anni: la sanità delle lunghe attese nel pronto soccorso e per le prenotazioni di esami delicati; le strade e i marciapiedi rotti; i quartieri degradati; i servizi sociali insufficienti.
Abbiamo promesso che avremmo affrontato e risolto questi problemi e ci stiamo impegnando davvero con tutto il cuore.
Ma abbiamo anche sottolineato che avevamo bisogno dell’aiuto di tutti.
L’ho gridato in tutte le piazze e i quartieri della Città: non basta un nuovo Sindaco e un nuovo Consiglio Comunale, la città la dobbiamo cambiare tutti insieme!
Per questo intendo dedicare questo primo discorso da Sindaco della mia città, quella nella quale sono nato e nella quale ho sempre vissuto, a un tema che mi è particolarmente caro:
l’amore che tutti noi dobbiamo portare verso la nostra città.
L’amore per la città è la capacità di valutare la realtà, di motivare i cittadini, di favorire il meglio di ognuno, di richiedere e ottenere la libera collaborazione di tutti, per un bene umano che trascenda gli interessi particolari, pur avendo radice in ogni individuo e, soprattutto, di capire qual è il bene comune.
Spronare gli abitanti verso un’idea di cittadinanza responsabile si traduce oggi in un vero e proprio stile di vita aperto ai problemi della realtà, in particolare a quello della convivenza sociale.
E’ necessario recuperare il senso della coesione del tessuto sociale attraverso il recupero del senso di appartenenza.
Non basta che la brindisinità si esprima con il nostro dialetto e le nostre tradizioni, ma deve affermarsi quotidianamente nei gesti, nella cura, nell’amore e nella tutela che ognuno di noi deve garantire verso la città, verso le strade, i parchi, i monumenti che rappresentano un patrimonio inestimabile di bellezza, di storia, di cultura in cui noi tutti siamo nati e siamo cresciuti, immersi nella storia ultra millenaria di Brindisi.
Vedete, nessuno di noi oggi esisterebbe se qualcuno non si fosse preso cura di noi.
Allo stesso modo, oggi, la nostra città ha bisogno che ognuno di noi le garantisca la stessa cura, la stessa dedizione, lo stesso sostegno che dedichiamo quotidianamente ai nostri figli, ai nostri genitori, ai nostri amici.
Abbiamo tanta strada da fare insieme per migliorare la qualità della vita nella nostra città. E una delle chiavi fondamentali sarà la cultura della responsabilità a cui dobbiamo tutti tendere.
Il nostro principale obiettivo dovrà consistere nella diffusione di nuova etica di cittadinanza responsabile, che abbia per la città la stessa cura e lo stesso amore che noi profondiamo nelle nostre case e nelle nostre famiglie.
Allo stesso modo dovremo tutti impegnarci nel definire un nuovo modello di convivenza civile dal quale siano banditi gli atti prevaricatori, la prepotenza verso i più deboli, il vandalismo verso le strutture pubbliche, l’inciviltà dei comportamenti quotidiani che offendono il comune senso del pudore.
A nome del Consiglio Comunale e della Giunta Municipale, io mi impegno solennemente qui, davanti ai nostri Santi Patroni e a tutti voi, a perseguire con tutte le forze il raggiungimento di questi obiettivi.
Ma altrettanto energicamente ho il dovere di richiamare tutti voi al dovere morale, etico e civile di impegnarvi per migliorare il futuro della nostra Città.
Diversamente la sua straordinaria bellezza sfiorirà ogni giorno di più, abbruttita dai cumuli di rifiuti abbandonati ovunque, dagli atti vandalici contro le strutture pubbliche, dall’incuria e dalla mancanza di rispetto verso i nostri monumenti.
Recuperare la cultura del rispetto delle regole condivise, del senso di appartenenza, dell’orgoglio di essere brindisini: è questa l’unica opzione che potrà garantirci di continuare a godere di questa meravigliosa Città.
Brindisi è qualcosa di più della somma delle sue infrastrutture. Esse trascendono i mattoni e la malta, il cemento e l’acciaio. Sono i vasi in cui viene riversata la conoscenza umana. Perché questa città è come una scatola piena di cose che nessun’altra scatola – neanche la più magica – può contenere!
Viva Brindisi! Viva i Santi Patroni!
Il Sindaco di Brindisi
Giuseppe Marchionna