Da alcuni giorni imperversa in rete una campagna di sensibilizzazione in favore dei militari italiani che si sono ammalati a causa dell’uranio impoverito. L’iniziativa è stata lanciata da Nicola Tropeano, ex militare del San Marco. La campagna prevede che ogni militare o ex militare che viene chiamato in causa dal collega che lo precede debba fare 25 pompate ovvero flessioni riprendendosi e postando il video su facebook, senza dimenticare, alla fine, di fare la nomination. La campagna che sta prendendo piede ricorda quella già lanciata in passato per sensibilizzare sulla sclerosi laterale amiotrofica, l’Ice Bucket Challenge, le famose secchiate di acqua ghiacciata, che hanno visto come protagonisti semplici cittadini, personaggi dello spettacolo e anche politici.
Sono 3700 i militari italiani che si sono ammalati di tumore a causa dell’esposizione all’uranio impoverito. Solo 532 hanno chiesto il risarcimento ancora non riconosciuto e altri 3168 non hanno perso la speranza di veder riconosciuto il loro sacrificio alla Patria. Insomma 25 sane “pompate”, come si dice in Italia, che potrebbero sollevare un polverone di solidarietà e sensibilizzare su un argomento del quale si parla ancora troppo poco. Chissà che la potenza della rete non sortisca buoni effetti.
