OSTUNI CLIMATE CAMP – METANO, GNL, TRIVELLE, IDROGENO: LE FONTI FOSSILI E LE ALTERNATIVE

Ostuni Climate Camp: metano, GNL, trivelle, idrogeno: le fonti fossili e le alternative.

Continuano i dibattiti alla terza edizione dell’Ostuni Climate Camp, che si terrà fino al 6 agosto a Santa Lucia, Costa Merlata di Ostuni, organizzato dalla Campagna Nazionale Per il Clima Fuori dal Fossile.

Giovedì 3 agosto, ore 18,  il tema sarà incentrato sull’energia: gas metano , GNL, Trivelle, idrogeno , PNIEC: i combustibili fossili e le alternative (rinnovabili – CER).

A ottobre 2022 si è insediato il nuovo Governo Meloni che da subito ha accellerato tutti gli iter dei progetti fossili ed è cambiato anche il racconto sulle energie fossili: il Governo è venuto subito allo scoperto. Non si parla più tanto di svincolarsi dal gas russo, o di gas come combustibile necessario alla transizione, o di rischi di rimanere l’inverno al freddo, e non si parla neanche più di decarbonizzazione. Dopo l’emergenza energetica di Draghi, si è passati subito all’Italia “hub del gas europeo”, dall’emergenza all’esportazione di gas il passo è stato molto breve, istantaneo.

E così è partita la folle corsa al GNL, nuovi rigassificatori fissi e su navi, nuovi depositi GNL in ogni Autorità portuale, come quello Edison a Brindisi. E le FSRU di Piombino e Ravenna. E i nuovi progetti di rigassificatori a Gioia Tauro, Porto Empedocle, Porto Vesme e tanti altri depositi GNL.

Nella prima parte analizzeremo la situazione ed il racconto sui fossili negli altri paesi europei. Interverranno Frida Kieninger, Director of EU Affairs di Food and Water Action Europe sulle politiche europee delle fonti fossili. Poi Diego Pedraza Lahoz di Deutsche Umwelthilfe, che illustrerà le similitudini tra Germania e Italia sulle politiche fossili. Poi Marina Gros Breto di Ecologistas en Acciòn per la Spagna e Joao Camargo dell’ONG Climaximo, Portogallo.

Prosegue il dibattito con i comitati dei territori italiani colpiti dalle nuove opere fossili, dove si brucia carbone alla massima capacità nelle centrali ENEL di Brindisi, Civitavecchia, Fusina e Spezia. Le nuove centrali a turbogas di Edison a Marghera, i lavori iniziati sul nuovo gasdotto Rete Adriatica SNAM da Sulmona e Minerbio che attraverserà le zone terremotate del Centro Italia e quelle alluvionate della Romagna, il raddoppio del gasdotto TAP, il nuovo gasdotto Eastmed Poseidon che approda a Otranto, l’idrogenodotto SoutH2 Corridor Italia – Germania, il gasdotto Barcellona – Livorno.

Altro che zero net carbon e uscita dal fossile entro il 2050 e riduzione emissioni del 55% entro il 2030, già alle porte.

Nella terza parte gli studenti di emergenzaclimatica.it del Liceo Epifanio Ferdinando di Mesagne presenteranno le fonti alternative disponibili e i pro e i contra di ogni soluzione: nucleare da fissione e da fusione, eolico onshore e offshore, fotovoltaico a terra e Comunità energetiche e solari, le centrali a biomasse, l’idrogeno grigio e verde, il biogas come a Erchie, i bio fuels (oli vegetali), il syngas o metano sintetico, l’energia idroelettrica, geotermica, marina, e le soluzioni di stoccaggio dell’energia rinnovabile, come batterie di accumulo e pompaggi PSH e le necessità di trasporto di energie e combustibili.

Seguirà ristoro popolare e il concerto di Valeria Upbeat e Friend Sunshine, reggae and love, organizzato dai lavoratori dello spettacolo autorganizzati Cobas Puglia e Teatri Urbani Organizzati.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning