Avventurarsi a percorrere il marciapiede di via Giovanni XXIII, situato nel centro storico, significa mettere a rischio la propria incolumità fisica a causa delle tante crepe, buche, avallamenti, sconnessioni e dei tanti mattoni sollevati, che si sono creati, sempre più numerosi nel tempo, sul pavimento, pronti a farti male alla minima distrazione.
Una vera e propria insidia che si è aggravata nel tempo, e che costituisce un'offesa al decoro urbano ma anche un serio pericolo per la popolazione del quartiere in quanto, può determinare rovinose cadute, con coseguenti danni fisici.
A determinare questa situazione di grande sofferenza molti pensano che possano essere state le radici degli alberi dei Pini, situati nel cortile della scuola elementare.
In caso di pioggia tutta l'area diventa un pantano impercorribile.
Tutto questo accade nell'indifferenza di una Amministrazione forse perchè la ritiene di poco conto e per questo possa essere tranquillamente trascurata.
A meno che il problema della sicurezza dei cittadini e della loro incolumità sia ritenuto dall'Amministrazione secondario rispetto a quello economico necessario per la messa in sicurezza della zona.
Io non credo che in questo settore si possa risparmiare considerate le conseguenze sia sotto l'aspetto sociale, sia anche rispetto a quello economico potendo la pericolosità della situazione determinare occasioni di contenzioso per risarcimento danni per gli eventuali infortuni ai pedoni che si avventurano a percorrerlo..
Da tempo molti cittadini hanno segnalato questo degrado, senza trovare all’interno dell’amministrazione comunale, nonostante le tante promesse, un interlocutore che abbia avuto realmente la voglia e la capacità di risolvere il problema..
E’ evidente che occorre intervenire senza attendere oltre. Allo stato attuale, rimane solo la debole speranza di trovare finalmente, all'interno di questa Amministrazione un interlocutore attento ai problemi dei cittadini, che possa finalmente disporre per la soluzione del problema, per restituire decoro alla zona e tranquillita a quei cittadini.
Ma forse, considerati i precedenti, è pura illusione che solo un ingenuo come me può coltivare.
Vincenzo Albano