CISL: IL SETTORE INDUSTRIA FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO

“Il settore industria riveste ruolo fondamentale per lo sviluppo e la crescita dell’area sub regionale Taranto Brindisi e, pertanto, richiede una forte attenzione nella presente fase di transizioni epocali. Composto non solo dalla grande fabbrica ma anche Cantieristica navale, Aerostrutture, Edilizia, Agroindustria, Agroalimentare, Chimica, Farmaceutica, Portualità, Mare, oltre che PMI, piccole e piccolissime imprese, esso al momento presenta situazioni diffuse di crisi, anche gravi quanto inaccettabili per le circostanze che le hanno generato, che potrebbero portare alla definitiva chiusura di importanti siti produttivi, oltre al licenziamento di numeri consistenti di lavoratrici e di lavoratori sia diretti che dell’appalto e dell’indotto.”
E’ un passaggio significativo dell’analisi elaborata dal Coordinamento industria della Cisl territoriale, riunito di recente a Brindisi ed introdotto da una relazione del Segretario generale Gianfranco Solazzo.
Sul versante della decarbonizzazione “non vanno ignorate le questioni susseguenti alla possibile anticipazione della fine produzione a carbone già dal prossimo anno, con rischi di smantellamento della Centrale Federico II a Brindisi, giacché se va smantellato il carbone certamente non va smantellato anche il lavoro diretto e indiretto” e, al contempo,“non vanno sottaciute le eventuali problematiche occupazionali correlate ad un piano industriale per il siderurgico a Taranto, per quanto nessun piano ancora si intraveda.”
Importante, perciò, l’impegno assunto dal Governo di “convocare il Comitato di coordinamento per il rilancio delle attività imprenditoriali, la salvaguardia dei livelli occupazionali, il sostegno dei programmi di investimento dell’area industriale di Brindisi, anche considerato che il suddetto Comitato (ex Dl Aiuti) contempla la partecipazione delle istituzioni locali, delle parti sociali e degli operatori economici, oltreché della rappresentanza ministeriale.”
E con riferimento al Just Transition Fund di cui Taranto è destinataria per fare fronte alle gravi sfide socio-economiche derivanti dalla transizione verso la neutralità climatica, il Coordinamento industria della Cisl “auspica che lo stesso possa attutire le relative ricadute economiche, sociali e occupazionali, coerentemente alle intenzioni emerse da tutti i partecipanti al tavolo di programmazione e di progettazione istituito insieme con la Provincia e con altri soggetti istituzionali ed associativi del territorio ionico. Analoga opportunità di partecipazione alla programmazione, alla co-progettazione territoriale e all’implementazione da parte dei Sindacati costituisce il Protocollo d’intesa per la governance dello sviluppo dell’area ionica promosso dal Commissario della Zes Ionica, auspicando che identico percorso sia reso possibile anche con la Zes Adriatica.
Tra le questioni prioritarie che la transizione pone con particolare urgenza al territorio Taranto Brindisi, con riferimento agli interventi programmati e da programmare – Fondi: PNRR, PNC, SIE, FSC, JTF, CIS – si ravvisa “l’esigenza di un approccio tanto di carattere vertenziale quanto di conoscenza anche scientifica dei processi, sia quelli in atto che in divenire”; ne ridiscende la necessità di corroborare le conoscenze sindacali con competenze scientifiche che ne supportino la proposta.
“Inoltre, esiste un problema specifico riguardante le professionalità necessarie per implementare i nuovi processi produttivi a valle delle distinte transizioni; ed anche quello delle tantissime aziende piccole o a conduzione familiare che, per quanto riguarda segnatamente i processi di trasformazione nei settori Agricolo e Agroindustriale, non hanno modelli strutturati di riferimento, ad esempio di natura cooperativa. E’ evidente che, in tutti i casi, deve essere considerato elemento determinante la tenuta degli attuali livelli occupazionali, perché si scongiuri una vera e propria macelleria sociale, anche dando coerenza alla clausola sociale collegata ai bacini di crisi condivisi e sottoscritti dalle distinte Federazioni di Categoria.”

La vertenzialità per lo sviluppo sostenibile, la reindustrializzazione, l’attrattività vantaggiosa delle aree Taranto Brindisi, la salvaguardia dei sistemi produttivi, il lavoro e le nuove competenze, i processi formativi, la ricollocazione occupazionale diretta e dei sistemi appalto e indotto, la legalità, interpellano e sollecitano la corresponsabilità delle Organizzazioni sindacali a tutti i livelli.
“Il tema della partecipazione – puntualizza ancora il documento – ovvero di un nuovo modello di relazioni industriali e di democrazia economica in Italia, è strategico per la Cisl che, guidata dal leader Luigi Sbarra, con la Proposta di legge di iniziativa popolare “Partecipazione al lavoro” intende promuovere il coinvolgimento dei lavoratori alla gestione, ai risultati e alla organizzazione delle aziende (Art. 46 Costituzione) ed a sostegno della quale l’intera Organizzazione ha assunto l’impegno della raccolta delle firme, affinché il Paese non rimanga fermo di fronte ai poderosi cambiamenti che sta affrontando oggi l’economia e la società nel suo complesso.”

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