IL BRINDISINO ALFREDO CELESTE ESCE ASSOLTO DAL PROCESSO. ERA SINDACO DI SEDRIANO E IL SUO COMUNE FU SCIOLTO PER INFILTRAZIONI MAFIOSE

Alfredo Celeste può tornare a vivere serenamente la sua vita, anche se nessuno mai gli restituirà la tranquillità persa alle prime luci dell’alba del 9 ottobre 2012 quando fu arrestato per corruzione nell’ambito di una vasta indagine sui legami tra l’ex assessore regionale lombardo Domenico Zambetti e la “Ndrangheta” finalizzati a far arrivare quattromila voti al personaggio politico per le elezioni regionali del 2010. Oggi il Tribunale di Milano ha emesso le sentenze. Per Celeste era stata chiesta una condanna a tre anni e mezzo, ma i giudici lo hanno assolto da ogni accusa perché il fatto non sussiste. Tredici anni e mezzo, invece, per l’ex assessore regionale Zambetti.

Alfredo Celeste all’epoca era sindaco di Sedriano ed il suo Comune, proprio per effetto di questa inchiesta, fu sciolto dal Ministero dell’Interno per infiltrazioni mafiose. Dopo il periodo di arresti domiciliari Celeste è tornato ad insegnare religione e nel 2015 ha anche tentato di ricandidarsi a sindaco della sua città, ma gli è stato impedito. La sua assoluzione gli riapre le porte della politica, ma soprattutto gli restituisce la dignità messa in discussione dalla gogna mediatica avvenuta in occasione dell’arresto. Celeste ha affermato di aver denunciato il Ministero dell’Interno per falso ideologico.

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