La notizia della chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Carbellingo di Francavilla, è l’ennesima operazione di smantellamento della sanità Brindisina, frutto di gestioni manageriali del decennio passato, improntante ad allontanare professionalità e a non essere volutamente “attraente”, sino a portare alla chiusura di unità operative per assenza di personale, nel caso specifico ultimo quello medico. Personale in generale che, grazie a imposizioni di trasferimento forzato per risolvere le problematiche (es. della coperta corta), sarebbero state messe in condizioni di lasciare il servizio per altre soluzioni lavorative, creando danno su danno, nel menefreghismo più totale dei dirigenti luminari della sanità pugliese. Politiche che nelle ultime settimane sono state evidenziate da un “commissario fantasma” del quale, salvo qualche incontro istituzionale extraziendale e di rilevanza mediatica, attualmente non si hanno notizie a Brindisi. Già il 13 marzo la presente O.S., provocatamente aveva lanciato il “Mayday” per il servizio di Reumatologia senza ricevere alcuna risposta in merito, poiché chi doveva dare delle risposte era impegnato in passerelle durante gli sbarchi di poveri disperati, l’attuale moda politica. Con quella provocazione, chiedendo l’intervento di “Emergency”, oggi, siamo convinti che quest’ultima debba intervenire in ausilio alla grave situazione del locale Pronto Soccorso, sempre in costante declino e considerata l’attesa media delle ambulanze nell’ultima giornata di n. 4 ore, per continuare con un attesa per l’utente di circa 12/24 ore. Siamo costretti a chiedere aiuto ad “Emergency “anche per il personale di supporto visto che la Regione Puglia ha già avviato lo smantellamento della Sanitaservice, sottraendo personale ausiliario ai vari servizi.
Si assiste alla politica manageriale del “Caos”, che consente di non avere responsabili e di poter decidere sui bisogni dell’utenza e dei lavoratori, ormai in balia del marasma più totale. Un sistema di inefficienza, inefficacia, inappropriato e totalmente privo di logica, grazie a dirigenti che devono solo rispettare “ordini” dal “comando generale” di Bari laddove assessorati e dipartimenti vari impartiscono direttive incomprensibili e soprattutto ancorate a logiche opportunistiche e autarchiche.
La UIL FPL BRINDISI, si dichiara preoccupatissima per la gravissima situazione in cui versa la sanità Brindisina e per il totale abbandono istituzionale in cui versa. Anche perché siamo certi che le sorprese ormai quotidiane potrebbero ogni giorno nascondere danni sempre più grandi dei precedenti.
Infine, ci viene segnalato che nei prossimi giorni verranno sospese le attività del servizio di terapia intensiva neonatale del “Perrino”, fatto che se fosse vero sarebbe uno dei più gravi della storia della sanità Brindisina. Si creerebbe inoltre una mobilità passiva verso altre Asl attigue che in certi servizi non vivono anche loro momenti di grande prosperità sia logistica che professionale.
È inutile che qualcuno rilasci false aspettative, vista la storia che ci insegna come la chiusura temporanea della terapia intensiva di Neurochirurgia del Perrino anni fa, non è stata più riaperta.
Vorremmo capire a quale livello è indirizzato l’Ospedale Perrino se non a diventare uno stabilimento-satellite dell’ospedale di Monopoli che gode la “simpatia di politici brindisini geograficamente vicini a tale aerea” ed altri a capo del “sistema regione puglia”.
Abbiamo certezza, oggi, delle motivazioni delle dimissioni dell’ultimo Direttore Generale, sicuramente disperato e martire dell’attuale sistema politico regionale.
La Uil Fpl Brindisi, con la sua segreteria, dirigenti e attivisti è pronta ad una attività di contrasto alle fallimentari e vetuste politiche sanitarie con dimostrazioni e scioperi sia nei confronti dell’attuale apparente dirigenza aziendale che dell’Assessorato regionale alla sanità.
Il Segretario Generale Gianluca FACECCHIA