Ecco la nota del Movimento Cinque Stelle:
Possibile che dopo anni che il PD governa questa Regione e questo Paese la soluzione più intelligente ed elaborata che riesce a produrre il Consigliere del PD Amati per Aqp in vista della scadenza del 2018, sia la richiesta di una proroga?
Amati ha pensato che se si riuscissero ad evitare i continui rinvii, come quello ennesimo di questa mattina, vivremmo in un Paese più efficiente?
E’ comico se non grottesco leggere che Amati, parte integrante della classe dirigente di quello stesso PD che da 6 anni continua ad ignorare l’esito del referendum del 2011 e la necessità di una seria di discussione su AqP, oggi abbia il coraggio di parlare di scadenze e priorità. Chi ha fatto passare tutto questo tempo fino ad oggi alla faccia del rispetto per la volontà popolare?
Non solo: Amati fa parte dello stesso partito di quel governo regionale che ha completamente ignorato la volontà del Consiglio regionale espressa unanimemente il 1 agosto, di convocare un tavolo tecnico su AqP entro 180 gg. Di chi sono le responsabilità per un tavolo che non è mai stato convocato alla faccia del rispetto per la volontà espressa dal Consiglio regionale?
Ancora: Amati è membro di quella stessa maggioranza che il 1 agosto ha votato a favore di un tavolo tecnico e che oggi ha avuto il coraggio di contraddire se stessa votando contro una discussione su quello stesso identico tavolo tecnico. Tutto ciò alla faccia della “partecipazione” e della “condivisione”, parole che evidentemente servono solo a chi, nel tentativo vano di emulare il M5S, si guadagna titoli sui giornali parlando di “leggi sulla partecipazione”.
Amati dunque abbia la cortesia di spiegarci: perché la sua maggioranza di “pseudosinistra” non difende l’acqua pubblica? Perché la sua maggioranza di “pseudosinistra” non ha il minimo rispetto per la volontà dei cittadini anzi ha paura di coinvolgere la società civile nelle decisioni? Perché la sua maggioranza di “pseudosinistra” non ha alcun rispetto per le decisioni prese dal Consiglio regionale?
Amati se ha delle risposte convincenti a queste domande farà bene a spingere all’interno della sua maggioranza per la convocazione di un tavolo al quale potrà esprimere tutte le sue perplessità anziché abbozzare una proposta che non sta in piedi a mezzo stampa, che gli può servire soltanto come allenamento allo sport preferito da questa maggioranza: arrampicata sugli specchi.