REPARTO DI REUMATOLOGIA – FACECCHIA (UIL FPL) LANCIA IL “MAYDAY”

L’attenzione massima delle Istituzioni, a qualsiasi livello, per l’avvenuto sbarco di Migranti al Porto di Brindisi è stata encomiabile, grazie ad un profondo senso di umanità che è nell’animo di tutti coloro che hanno una responsabilità di protezione sociale nei confronti di qualsiasi essere umano. Con l’occasione si sarebbe potuto chiedere anche alla nave “Emergency” se fosse potuta intervenire a dare una mano al territorio Brindisino visto che alle richieste di aiuto, come nel caso della grave situazione dei pazienti reumatici di Brindisi, non vi sia stata data risposta da parte di nessuno, come se alcune malattie siano figlie di un “interesse minore”.

Politica in generale che, almeno in questo periodo elettorale, dovrebbe essere più attenta, ma è ormai evidente che anche questa filosofia appare alquanto alla deriva in questo periodo storico.

Nonostante le comunicazioni inviate in merito alle problematiche dell’Unità Operativa Semplice di Reumatologia, veniamo a conoscenza della totale indifferenza alla risoluzione di tale situazione, di dominio pubblico.

 Risulta che nei prossimi giorni molte prestazioni non verranno effettuate per mancanza di locali idonei, (si parla di 75 utenti a cui non verranno garantite le prestazioni specialistiche), all’interno del Distretto Socio Sanitario, i quali dovranno essere  lasciati come disposto dall’ Area Gestione

Tecnica dell’Asl. Non riusciamo neanche a comprendere come un nevralgico ed evoluto servizio come quest’ultimo, non abbia provveduto a trovare un luogo idoneo da indirizzare il personale sanitario e l’utenza prima di chiudere quello funzionante. Inoltre si paventa l’ipotesi della chiusura di due stanze situate all’Ospedale “Ninetto Melli” di San Pietro Vernotico. Strategia incomprensibile da parte di questa Azienda nel limitare l’assistenza a questa tipologia di popolazione che seppur ritenuta affetta da patologie rare, con incidenza in costante aumento, rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza da garantire, che allo stato dell’arte si vede discriminata da un diritto fondamentale alla salute.  Conviene ricordare a tutti che le “Persone” in questione, sono delicatissime al pari dei pazienti oncologici e grazie alle attuali aggiornate evidenze scientifiche, se applicate con precisione e accuratezza in merito alla cura di questa tipologia di utenza, garantiscono un decoroso sollievo ad una sofferenza che ne inficerebbe la qualità di vita, se non fossero curate a modo, come il servizio di reumatologia fa da tempo con dedizione e impegno.  Vi è anche poi una mortificazione di chi opera come ad esempio “i buoni medici” che poi sfiniti di lottare contro “i mulini a vento” lasciano per altre situazioni più dignitose, per poi goderci impietosamente, senza cognizione di causa, i relativi successivi slogan politici e di sindacati di categoria quali: assumete medici, assumete medici!! “Il famoso pianto del coccodrillo del sistema Brindisino”.

Speriamo e confidiamo speranzosi nel nuovo Commissario dell’Asl di Brindisi, che con le sue esclusive capacità manageriali e curriculari, apprese nelle più prestigiose università nazionali e non, inviato per la risoluzione netta delle varie drammaticità sanitarie di questa provincia, risolva almeno questo problema nell’immediato e, in seguito, tutta la miriade di problemi che affliggono questa Azienda, divenuta  modello di inefficacia e inefficienza nazionale, grazie a politiche e amministrazioni  sanitarie  antecedenti al 2022 nel totale assenzo e complicità politico-assessoriale regionale.

 

Il Segretario Generale

 UIL FPL BRINDISI

  Gianluca Facecchia

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