Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani
“Decidere di battere cassa aumentando la tassa d’imbarco a carico dei passeggeri, vuol dire darsi la zappa sui piedi e condannare l’Aeroporto del Salento all’emarginazione, perché compagnie come Ryanair scapperanno via a gambe levate e dirotteranno i loro voli su scali più convenienti, che non impongono costi aggiuntivi. La scelta del sindaco di Brindisi, forsennata e autolesionista, l’avevamo condannata già a luglio scorso, quando furono deliberati gli aumenti per il 2023 e il 2024. E le conseguenze negative, purtroppo, potrebbero arrivare presto, visto il disimpegno minacciato dall’amministratore delegato di Ryanair verso l’aeroporto di Venezia per il balzello introdotto con l’addizionale comunale, esattamente come ha fatto Brindisi.
Se la compagnia low cost decidesse di lasciare lo scalo salentino, sarebbe un duro colpo, assai difficile da reggere. Si va purtroppo nella direzione opposta alla politica d’incoming che sarebbe necessaria e che invochiamo da sempre per promuovere l’Aeroporto del Salento. Di fronte a questa scelta ottusa non si può restare inermi, Aeroporti di Puglia intervenga per indurre il sindaco Rossi a fare dietrofront sull’aumento della tassa d’imbarco, che rischia di tagliare fuori il nostro aeroporto dai piani di espansione annunciati da Ryanair ed anzi di indurre la compagnia all’abbandono, a tutto vantaggio di scali meno onerosi. Ci aspettiamo una presa di posizione decisa da parte di Aeroporti di Puglia, che ha il dovere di governare le politiche di sviluppo di ogni scalo, in modo da renderlo più attrattivo e appetibile”.