Intendo riassumere in questa frase quanto di concreto e fattuale sta interessando , solo in queste ultime 48 ore, la cronaca nera riportandando l’ attenzione dei lettori a notizie su decessi avvenuti per tragedie della strada da sinistri stradali .
Eppure la maggiore sicurezza stradale è oramai argomento pubblico diffuso e partecipato .
È evidente che non basta .
Noi tutti , conducenti e professionisti della guida di veicoli a motore , dobbiamo acquisire maggiore consapevolezza del rischio . Porre la nostra mente ed il nostro interesse alla vita al centro del discernimento nel guidare: distrazioni e colpevoli imprudenze sono, spesso, sotto gli occhi di tutti .
Guidare significa esercitare la libertà di movimento unitamente all’ esercizio della libertà altrui intaccata , se dimostrato tecnicamente in caso di sinistro stradale , da imprudenza imperizia e negligenza o da comportamenti omissivi .
Fermo restando i passi in avanti compiuti da istituzioni , centrali e locali sulla qualita’ delle strade ivi inclusa la segnaletica, ancora molta “strada” va compiuta verso la consapevolezza del rischio nella ed alla guida come accennato . Rischio concreto .
Sul punto tralasciando i molteplici dati freddi ed algebrici sui sinistri, pare necessario incrementare le risorse sull informazione e sulla didattica specie nelle scuole dell obbligo senza tralasciare i moderni sistemi di controllo della circolazione non solo intesi nella sola, spesso, “sfunzionale” forma repressiva automatica .
Allert , imput sui nostri veicoli , limitazioni meccaniche della velocita in alcuni tratti stradali letture ottiche dei veicoli , esclusione del funzionamento di tablet in auto ovvero di telefoni cellulare senza il viva voce sarebbero unitamente all incremento dei servizi pubblici di vario tipo e genere , alcune formule su cui andrebbero indirizzati significativi ulteriori investimenti .
L’ auto sicura per i conducenti ma anche per l’ intero sistema che con essa interagisce .
Strade manutenute e vigilate . La efficacia delle prescrizioni , spesso lasciate da “sole” ridurrebbe poi , lo spazio discrezionale delle violazioni e delle corrispondenti sanzioni .
Insomma un cambiamento di rotta che se pur nei validi attuali sistemi sanzionatori riconducibili alle sanzioni pecuniarie ed accessorie nei casi più gravi previsti dal codice della strada , inizia a palesare innovativi sistemi di controllo ad efficacia diretta sulla condotta di guida .
E magari un indirizzo politico fatto non solo di circolari o norme primarie ma anche di dicasteri , dipartimenti ed assessorati nei vari livelli istituzionali riconducibile espressamente alla sicurezza stradale sarebbe un segnale inequivocabile della priorità civica e civile che un problema di tal tipo assume sempre più ai giorni nostri riconducibile , in buona percentuale , proprio al nostro stile di guida . Quest ultimo che lo sia anche di vita .
In questo pare allo scrivente evidente la specificità del distinguo positivamente inteso e come normativa vigente impone, tra le forze di polizia nazionali e locali nell ‘apprezzare le intense fasi di condivisione e partecipazione avute , legislativamente intendo sempre negli ultimi 10/15 anni al netto delle suddivisioni per competenza e dipendenza .
Ma l orientamento delle nostre condotte di guida richiede sforzi ulteriori come sottolineato sia da Autorità Europee che Domestiche in più occasioni .
Il comandante della polizia locale di Mesagne e Manduria
Avv Teodoro NIGRO