DONAZIONE SANGUE: OGGI RACCOLTA STRAORDINARIA PROMOSSA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI

Buona adesione questa mattina alla raccolta sangue straordinaria promossa dalla sezione di Brindisi dall’Anm, l’associazione nazionale magistrati, in collaborazione con il Centro Trasfusionale dell’ospedale Perrino: i giudici brindisini si sono sfilati per qualche minuto la toga per porgere il braccio ai sanitari, insieme al personale del Palazzo di Giustizia, avvocati e amministrativi, a bordo dell’autoemoteca della Asl nel parcheggio interno del tribunale. Si tratta del secondo appuntamento dell’anno (il primo avvenuto a marzo scorso) per iniziativa del giudice Barbara Nestore, presidente della sezione brindisina dell’Anm, con l’obiettivo di sostenere il Trasfusionale dopo i ripetuti appelli del direttore del centro, Antonella Miccoli. “Speriamo che diventi un appuntamento fisso – ha dichiarato Barbara Nestore – per dare il nostro contributo e diventare donatori abituali in favore del Trasfusionale della nostra provincia. Sentivamo la necessità di fare qualcosa di utile per il territorio e di essere vicini ai cittadini: come rappresentanti delle istituzioni questo è un dovere civico. Sappiamo che c’è sempre una carenza di sangue nei nostri ospedali: un piccolo gesto può essere vitale per tutte quelle persone che hanno problemi di salute e hanno bisogno di una trasfusione”. Il direttore del Centro trasfusionale ha ringraziato il giudice Barbara Nestore “per la sensibilità e la disponibilità mostrate nell’organizzare questa seconda raccolta coinvolgendo i suoi colleghi. Sono felicissima di questa giornata – ha aggiunto – poiché bisogna sensibilizzare la cittadinanza brindisina. Non mi stancherò mai di ripeterlo: c’è la necessità di incrementare l’affluenza dei donatori al Centro trasfusionale in quanto con le sole raccolte esterne non si riesce a sopperire ai bisogni. Il numero dei pazienti aumenta giorno dopo giorno. I pazienti cronici, i microcitemici, gli oncologici e tutti quelli che hanno bisogno di emotrasfusioni non dovrebbero avere difficoltà. Non è una frase fatta: il sangue è vita. Per alcune tipologie di malati c’è bisogno di un apporto trasfusionale quasi quotidiano”.

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