Caro-vita, caro-energia: cosa chiedono i consumatori al nuovo Governo per affrontare l’emergenza bollette e contenere gli aumenti dei prezzi al dettaglio.
Le Associazioni dei consumatori tra cui l’Adoc hanno indetto per oggi 18 ottobre una assemblea nazionale dei consumatori, aperta a sindacati, imprese e forze sociali, per discutere i temi dell’emergenza inflazione e proporre soluzioni condivise per abbattere prezzi e bollette.
Come Associazioni chiediamo alle OO.SS. dei lavoratori, alle organizzazioni di categoria dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, del commercio e della cooperazione e alle altre forze sociali organizzate del volontariato, ambientaliste, culturali, studentesche, ecc., di unirsi ai consumatori per dar vita alle più opportune azioni comuni e giungere a proposte condivise, al fine di spingere il Governo ad adottare misure efficaci di contrasto all’inflazione e alle speculazioni che ne influenzano pesantemente il corso, per affrontare l’emergenza energia e per realizzare riforme strutturali in tema di tutele dei cittadini.
In tal senso abbiamo organizzato una assemblea nazionale di tutti i quadri e militanti per la mattinata odierna, che sarà aperta alle altre parti invitate e che potrà essere seguita in streaming sui siti e canali social delle organizzazioni promotrici e attraverso la piattaforma Zoom al seguente link:
https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_4IGZ6ExWTPmfhw2FQiWIww
Tra le misure che riteniamo siano indispensabili e che saranno discusse nel corso dell’evento odierno, prima di essere presentate al nuovo Governo, trovano spazio:
– sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, con garanzia pubblica, e procedura speciale di Conciliazione presso Arera;
– definizione della casistica di morosità incolpevole, ampliamento delle soglie d’accesso e degli importi dei bonus sociali per elettricità e gas;
– più rigoroso divieto temporaneo di modifica unilaterale dei contratti per l’energia, compresi rinnovi e recessi;
– misure di contrasto alle speculazioni e all’eccessiva volatilità dei mercati, disaccoppiando la formazione dei prezzi di elettricità e gas e fissando i valori per i regimi tutelati secondo la media ponderata dei costi di approvvigionamento e produzione dalle differenti fonti, stabilendo, conseguentemente, una soglia massima di oscillazione dei prezzi sul mercato libero;
– riforma degli oneri generali di sistema, spostandone gran parte sulla fiscalità generale e sgravandoli dall’IVA;
– istituzione dell’Albo dei fornitori di energia, con requisiti stringenti di accreditamento;
– niente IVA sulle accise sui carburanti, parametrandone il carico alla media europea, e sterilizzazione IVA sulla materia prima non oltre il valore delle accise, prorogando ancora il taglio di almeno 30 cent/litro;
– rimodulazione delle aliquote IVA sui generi alimentari e di largo consumo, riducendole fino all’azzeramento sui cibi e prodotti essenziali, incluso il pellet;
– deducibilità integrale dei titoli di viaggio per lavoratori e studenti pendolari, forti agevolazioni e gratuità di alcuni servizi e forniture, quali mense e libri scolastici;
– rafforzamento poteri dell’Autorità di vigilanza sui prezzi e istituzione degli Osservatori territoriali, partecipati dalle AACC;
– norme di sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili e costituzione del Fondo di contrasto della dilagante povertà energetica;
– supertassazione degli extraprofitti realizzati nelle attività finanziarie ed energetiche;
– apertura del dialogo sociale permanente anche con le Associazioni dei consumatori e utenti.
Sono queste le rivendicazioni più urgenti, insieme ad altre proposte che potranno scaturire dalla grande Assemblea nazionale on-line di oggi martedì 18 ottobre, e che come AA.CC. poniamo sin d’ora all’attenzione del Governo e sulle quali chiedono di aprire il confronto di merito. In
assenza di questo e di misure adeguate di contrasto dell’emergenza energetica e della spirale inflazionistica, siamo pronti a promuovere ulteriori e più incisive forme di mobilitazione generale, anche di piazza, come già hanno fatto a giugno scorso con la “Protesta delle pentole vuote” e poi con numerose altre iniziative molto partecipate nelle principali città italiane.
Ufficio stampa Adoc Brindisi