UNO SCANDALO A CIELO APERTO NEL CUORE DEL RIONE CAPPUCCINI. DUE EDIFICI COMUNALI ABBANDONATI DA ANNI

Nelle vicinanze si trova l’ex ospedale Di Summa che nei programmi dell’Asl – ancora sulla carta – dovrebbe diventare un punto di riferimento della sanità pubblica cittadina, grazie all’erogazione di servizi di base. Ci troviamo a Brindisi, nel rione Cappuccini e nell’omonima arteria di collegamento. Ebbene, al civico 24 da tantissimi anni esistono due edifici con ben 48 mini appartamenti di proprietà comunale. Furono sgomberati per consentire all’ente di abbatterli e di farci chissà cosa. E invece sono ancora lì, come se fossero un monumento all’abbandono. In questi anni di programmi su queste strutture comunali ne sono stati fatti tantissimi, a partire da ciò prevedeva il piano di recupero dello stesso rione Cappuccini. Poi si pensò di abbatterli per realizzare servizi a beneficio del quartiere ed infine, anche a causa delle sempre asfittiche case comunali, si decise di mettere in vendita tutto il complesso ad una cifra di poco superiore agli 800.000 euro. Le ultime notizie su tali immobili risalgono al 2020. Poi non se n’è saputo più niente. Noi oggi siamo entrati all’interno di questo immondezzaio a cielo aperto proprio per consentirvi di vedere di cosa stiamo parlando. Sia sul lato destro che sul lato sinistro ci sono edifici di nuova costruzione che si affacciano su questi ruderi, al cui interno si intrufolano senzatetto e tossicodipendenti e ci abitano stabilmente colonie di topi di grosse dimensioni.

Del resto, il cancelletto non esiste più e quindi chiunque può introdursi all’interno. Davanti a questi ruderi transitano ogni giorno migliaia di autovetture e di pedoni, ma ormai nessuno più fa caso a questo scandalo a cielo aperto per il quale non si riesce ad individuare una soluzione.

Gli abitanti della zona, così come chi frequenta una scuola primaria situata nelle vicinanze, chiedono che si proceda quantomeno con una pulizia interna, con la rimozione della foresta di erbacce e con la transennatura del cortile, in maniera tale da evitare che si continui ad entrare indisturbati. Ma da Palazzo di Città, al momento, non arrivano risposte.

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