Ecco il discorso del sindaco Riccardo Rossi:
Rivolgo un caro saluto a Sua Eccellenza l’Arcivescovo Domenico Caliandro, a tutte le Autorità Civili e Militari ed a tutte e tutti voi cari concittadini oggi qui presenti per vivere insieme uno dei momenti più importanti e significativi dei solenni festeggiamenti in onore dei Santi Patroni, San Teodoro d’Amasea e San Lorenzo da Brindisi.
Gli ultimi due anni sono stati anni molto difficili, la pandemia con il suo carico di sofferenze ha anche imposto restrizioni notevoli alla partecipazione collettiva. Oggi, finalmente, tutti noi con grande gioia possiamo ritrovarci qui e riprenderci le nostre tradizioni più belle e sentite, festeggiare con i riti tradizionali e popolari i nostri amatissimi Santi Patroni.
Nel nostro bellissimo porto, nel suo luogo più suggestivo e carico di storia, la scalinata Virgilio, per tutti punto terminale della via Appia, abbiamo accolto San Lorenzo e San Teodoro accompagnati dalla bellissima e suggestiva processione a mare con centinaia di imbarcazioni piccole e grandi e soprattutto da tantissimi cittadini fieri ed orgogliosi della propria storia.
Una storia di oltre duemila anni, che proprio qui nel nostro bellissimo porto ha scritto le sue pagine più importanti. Nel rapporto tra terra e mare, tra occidente ed oriente, con lo scambio di culture tra popoli e genti, si trovano le radici della nostra comunità. Una comunità cresciuta forte e salda, aperta, inclusiva e solidale come l’accoglienza al popolo albanese ha dimostrato al mondo intero.
Pochi luoghi, poche città, possono rivendicare tanta bellezza ed una storia così importante, dobbiamo tutte e tutti esserne consapevoli ed orgogliosi, nelle nostre radici dobbiamo trovare la forza per essere protagonisti del prosieguo di questa storia.
Ho avuto pochi istanti fa l’onore più grande che si può ricevere, da Sindaco ho consegnato le chiavi della città ai nostri Santi Patroni, è l’intera comunità che affida al coraggio del soldato San Teodoro D’Amasea e alla sapienza di San Lorenzo da Brindisi, le proprie speranze, le gioie e le paure che in un’epoca così difficile tutti noi abbiamo. A quel coraggio e a quella sapienza dobbiamo tutti ispirarci per costruire insieme il futuro di Brindisi.
Non possiamo nasconderci che il futuro prossimo non sarà semplice, una scellerata guerra, che tutti ci auguriamo termini immediatamente, ha mietuto vittime innocenti in Ucraina e sta producendo pesanti effetti economici a causa dei costi energetici. Nel mondo e qui a Brindisi, le famiglie e le imprese soffrono e sono in difficoltà.
Tra pochi giorni sceglieremo chi dovrà governare il paese, consentitemi di lanciare due appelli.
Il primo alla partecipazione al voto, pur comprendendo lo scoramento, la disillusione partecipiamo, ognuno con le sue scelte, tutte legittime. Non rinunciamo alla costruzione del processo democratico che le generazioni che ci hanno preceduto hanno conquistato con tanti sacrifici.
E poi a chi governerà il Paese, penso di interpetrare il pensiero di tutti, chiedo di fare presto, non tentennare e prendere misure immediate, concrete ed importanti per aiutare e sostenere le famiglie e le imprese. Nessuno sia lasciato solo.
Abbiamo anche buone ragioni per guardare con fiducia al futuro della nostra Brindisi, in questi anni abbiamo ottenuto importanti finanziamenti circa 200 milioni tra PNRR e Contratto Istituzionale di Sviluppo.
Con le opere finanziate potremo rilanciare la città, renderla sempre più bella ed importante. Scrivere una nuova pagina della nostra storia in cui sviluppo e ambiente, lavoro e salute possano trovare la loro riconciliazione. La conversione ecologica è oggi sempre più necessaria ed urgente come la crisi e l’emergenza climatica dimostrano chiaramente ogni giorno.
Potremo finalmente recuperare il Collegio del Tommaseo, restituendo alla città uno dei suoi luoghi del cuore, proteggere dall’erosione e recuperare alla fruibilità piena la nostra costa con le barriere in mare. Abbiamo ottenuto i finanziamenti per la rigenerazione del centro a partire dall’edificio dell’Agenzia delle Entrate da dedicare ad insediamenti universitari, riqualificare il nostro lungomare nella parte non completata da Porta Thaon de Revel a piazzale Lenio Flacco, ampliare il ponte di ingresso al quartiere Materdomini che con la sua strozzatura costituisce una cesoia tra la città e la costa.
Potremo finalmente risolvere il problema dei parcheggi, riqualificando il fascio di binari abbandonati nella stazione ferroviaria prospicenti via Tor Pisana, creando un parcheggio per circa 600 posti all’ingresso del centro della città.
Ho citato solo alcuni dei principali interventi per i quali abbiamo ottenuto i finanziamenti, ve ne sono molti altri importanti tra impianti sportivi, scuole ed asili nido.
La realizzazione di queste opere da completare entro il 2026 come impone il PNRR, sarà l’importante sfida che affronteremo sin da subito e soprattutto dovrà compiere la prossima amministrazione, qualunque sarà scelta nel prossimo maggio.
Concludo ringraziando tutte e tutti i cittadini di Brindisi, per la vostra opera quotidiana, per l’impegno che ciascuno ha posto e porrà nel mantenere salda la comunità, per la solidarietà concreta verso coloro i quali sono in difficoltà mostrata in questi anni.
Auguro a tutte e tutti di vivere serenamente e con gioia la nostra Festa Patronale.