Ecco la lettera che ci è stata fatta pervenire da uno dei bagnini che hanno tratto in salvo una donna e sua figlia in località Apani:
Rispondo alla inattesa soddisfazione che la vita mi ha voluto donare. Vi prego di scusare il mio linguaggio immaturo, ma mi preme rispondere in maniera solerte ad uno dei più grandi regali che io abbia mai ricevuto. La considerazione di un Comandante di presidi di legalità, che per motivi geografici e storici è forse da sempre uno dei più operativi in Europa per prevenzione, soccorso, tutela del patrimonio naturale delle coste e del demanio ecc. attualmente in forza della nostra magnifica comunità brindisina, Comandante della Capitaneria di Porto Capitano di Vascello Fabrizio Coke che nella giornata del 30 agosto ha voluto incontrare me ed il mio collega. Di sicuro questo gesto non lo dimenticherò mai e sarà per me motivo e sprone nelle difficoltà che la vita mi vorrà propinare. Ma ci tengo e approfitto dell’occasione per sottolineare che ho dato ciò che di buono ho imparato e questa mia gioia la dedico a tutti coloro che hanno avuto fiducia in me, ai giornalisti, ai miei datori di lavoro, ai miei amici, ai professori e compagni di scuola, ai miei presidi, ai compagni di palestra ecc, al mio paese ed a tutti coloro che seppur non nominati ben conoscono che in cuor mio ci sono tutti. Spesso da piccolo mi aggiravo per il porto e mi facevo fare le foto sulle ancore, giocando pensavo di essere il piccolo Ruggero da Flores e ciò mi diverte ancora, un paio di volte il mio paziente padre mi ha dovuto ripescare in pieno inverno poiché io facendo finta di inciampare mi tuffavo in mare. Quando mi dicono che ho avuto coraggio, rispondo loro che seguo solo un mio istinto ed una consapevolezza acquisita nelle mie formazioni, la prima nell’estate del 2016 con i Cavalieri di Malta e sempre grazie al signor Domenico Pettinau ho potuto conseguire in maniera professionale il brevetto di salvamento rilasciato dalla Società Italiana di Salvamento in maniera che io possa operare ben sapendo cosa fare senza rischiare troppo ed ogni volta che dono la mia opera sento nuovo vigore in me. Sono io che ringrazio voi, specialmente per la vostra umiltà, io sono solo ciò che ho ricevuto ed anche questa lezione mi sarà cara per molti lustri a venire. Arcangelo Antonio Cellie.