Preoccupano non poco le sorti occupazionali di lavoratrici e lavoratori della “Maribrin” di Brindisi, la società che svolge attività di acquacoltura marina, che impiega 10 unità e che ha annunciato la probabile cessazione entro la prima metà di agosto.
“C’è forte apprensione per questi lavoratori e per le loro famiglie” -ha dichiarato Antonio Gagliardi, segretario generale della Flai Cgil Puglia- a margine della vertenza che vede impegnata la categoria a livello provinciale in rappresentanza degli addetti del settore. “Oltre ad essere vittime inconsapevoli della tempesta perfetta determinatasi a causa della perdita di fatturato indotta dalla crisi pandemica, subiscono gli effetti di una burocrazia insensibile alle vicende umane ed occupazionali”.
L’azienda, intanto -spiegano dalla Flai Puglia- attende di essere compensata con una somma poco inferiore a 600 mila euro per le perdite di fatturato causate dagli effetti della pandemia da Covid-19. Tale disponibilità economica consentirebbe di tirare un sospiro di sollievo e riorganizzare le idee per nuove strategie produttive, senza dover avvertire la spada di Damocle pendere sulle prospettive occupazionali e di rilancio dell’azienda stessa.
“Spesso la burocrazia -spiega Gagliardi- viene alimentata da scarsa operatività degli uffici preposti a facilitare i percorsi e il sostegno a progetti ed investimenti che in genere le aziende vorrebbero portare a compimento; nel caso specifico rivolgendo lo sguardo all’utilizzo di fonti energetiche green. Siamo sempre molto bravi a enunciare l’utilità dell’uso di fonti rinnovabili ma quando un’azienda si muove per abbattere i costi dell’energia progettando un impianto di 200 kw che sfiora i 350 mila euro per efficientare i costi di gestione dei propri apparati produttivi di itticoltura marina, peraltro approvato nel mese di maggio, ma che ancora non ha ricevuto il decreto di finanziamento, evidentemente si trova a dover combattere contro i mulini a vento, quasi fosse una vicenda romanzesca “Cervantiana”;
“La Flai Puglia -conclude Gagliardi- oltre a manifestare piena solidarietà e sostegno alle maestranze di Maribrin, accanto a Flai e Cgil di Brindisi metterà in campo ogni azione utile per trovare con urgenza una soluzione alla vertenza, purtroppo simile ad altre situazioni del medesimo comparto presenti sul territorio brindisino prossime ad esplodere. I costi esorbitanti delle materie energetiche, la carente efficienza del sistema burocratico e la scarsa priorità ai temi del lavoro non devono incidere sui livelli occupazionali o sarà una sconfitta per tutti: la perdita di un solo posto di lavoro rappresentare una tragedia per chi la vive sulla propria pelle e con la propria famiglia ma anche una profonda ferita per una comunità, come quella brindisina, che tenta di ricostruire un proprio tessuto produttivo di prim’ordine. Nelle prossime ore chiederemo alla Regione Puglia, in particolare gli Uffici competenti, di prestare la dovuta attenzione alla vicenda”.