Gli amici subacquei di Torre Guaceto lo hanno rifatto, sono tornati sui fondali dell’Area Marina Protetta per una giornata di pulizia. Associazioni provenienti da svariati comuni della provincia di Brindisi si sono uniti ad Aquademia, obbiettivo: contribuire con un gesto concreto alle attività di tutela della riserva. Nell’ambito della Carta Europea per il Turismo Sostenibile, sono numerose le realtà associative che si sono assunte l’onere di realizzare azioni che permettano il costante miglioramento dello standard di tutela di Torre Guaceto. Impegno personale e consapevolezza dell’importanza della riserva. In sede di redazione del Piano delle azioni CETS 2021/2022, l’associazione Aquademia Brindisi ha scelto di spendersi per la pulizia dei fondali dell’AMP. Ed ecco che, arrivata la stagione più adatta, gli amici della riserva si sono presentati per realizzare l’attività prevista. Nell’ottica dell’inclusività, Giuseppe Mesiano di Aquademia ha chiamato a raccolta le associazioni sub del territorio. Hanno risposto all’appello: Plastic free Carovigno, ‘Ncilonauti Brindisi, Immergibili Ostuni e Calypso Torchiarolo. Per una giornata numerosi volontari si sono dedicati alla pulizia dei fondali della zona A di Torre Guaceto con il supporto dei mezzi e del personale del Consorzio di Gestione dell’area protetta. “Come ogni anno, siamo tornati ad impegnarci per Torre Guaceto – ha spiegato Mesiano -, certo, abbiamo rinunciato ad una parte del fine settimana in famiglia, ma lo abbiamo fatto con grande piacere. Viviamo e amiamo il mare, quindi è nostro dovere fare il possibile per tenerlo in salute, abbiamo poi la fortuna di avere Torre Guaceto a due passi da casa, non possiamo non averla a cuore”. Chiusa la prima iniziativa di pulizia estiva dei fondali, Aquademia tornerà in riserva con i suoi sub e le associazioni sensibili già nelle prossime settimane. “Ringrazio di cuore tutti i volontari che si sono spesi per Torre Guaceto – ha commentato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto -, nonostante le alte temperature e la stanchezza, anche a chiusura evento avevano ancora una gran voglia di attivarsi per il bene della riserva, mostrando un attaccamento speciale all’area protetta. Sono un esempio eccezionale per tutto il territorio”.