Il progetto
Digital Grape è un progetto di cooperazione realizzato con il contributo del PSR Puglia 2014-2020
– Misura 16 Cooperazione, Sottomisura 16.2 Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi
prodotti, pratiche, processi e tecnologie. Si prefigge di studiare soluzioni tecnologiche innovative
per sviluppare un modello di agricoltura per l’uva da vino e da tavola che renda accessibili i diversi
strumenti tecnologici e il know-how disponibile (sistemi di allerta, modelli, previsioni agro-meteo,
banche dati, dati satellitari, ecc.), per la gestione dei principali input agronomici e fitosanitari, il
controllo della qualità dei prodotti e la tracciabilità dei processi.
L’incontro
Il 30 giugno alle ore 17.30, su ZOOM https://forms.gle/oFMsYoxg3kAzeb2w6, si terrà il 1°
INCONTRO DI COMUNITA’ DI PRATICA che si prefigge di presentare i risultati sinora raggiunti dal
progetto e di acquisire suggerimenti utili per migliorare la piattforma digitale che potrà essere
utilizzata dagli operatori. Questo primo incontro sarà dedicato alla viticoltura da vino, il successivo
alla viticoltura da tavola in programma per l’8 luglio 2022.
A seguito della registrazione (https://forms.gle/oFMsYoxg3kAzeb2w6,) si riceverà il link di accesso
all’incontro.
Per informazioni, rivolgersi tramite email a m.porcelli@agriplansrl.it.
Articolazione dei lavori:
• Introduzione all’incontro e finalità della comunità di pratica – M. Porcelli (AGRIPLAN)
• Un Gruppo Operativo per la viticoltura digitale in Puglia: scenari di riferimento, fabbisogni
applicativi e potenzialità delle nuove tecnologie – Prof. F. Faretra (DiSSPA – UNIBA)
• La piattaforma ‘Digital-Grape’: ambiti applicativi, tecnologie integrate, servizi previsti per
aziende e tecnici – V. Buono (SYSMAN)
• Strumenti di supporto per il monitoraggio fitosanitario e la previsione del rischio: applicazioni
su scala regionale in Puglia – E. Dongiovanni (CRSFA) / S. Pollastro (DiSSPA – UNIBA) / G.
Perrone (CNR-ISPA)
• Il progetto del G.O. DIGIVIT del CNR-IBE: esperienze di applicazione dei droni in viticoltura
nella regione Toscana – F. Di Gennaro (CNR-IBE)
• Applicazioni di modellistica fitosanitaria per la viticoltura: attività del Focus Group MISFITS
promosso dal CREA in collaborazione con i servizi regionali – S. Bregaglio (CREA-AA)
• Dibattito/confronto
Le attività svolte
Il Gruppo Operativo, nel corso dei primi due anni di attività, ha sviluppato, tra l’altro, una
piattaforma informatica con l’intento di rendere accessibili diversi strumenti tecnologici e
conoscenze per la gestione dei principali input agronomici e fitosanitari, il controllo della qualità
dei prodotti e la tracciabilità dei processi.
In particolare, la piattaforma renderà accessibili, a tecnici e aziende, i seguenti servizi:
1) consultazione di dati meteorologici ed indicatori agro-climatici, elaborati attraverso
un’ampia rete stazioni meteo nei principali areali viticoli regionali;
2) acquisizione, analisi ed interpretazione di dati satellitari per la gestione di tecniche a rateo
variabile;
3) consultazione di informazioni epidemiologiche e mappe di rischio relative alle principali
avversità della vite, per un supporto ai programmi di protezione integrata del vigneto;
4) accesso a modelli previsionali per particolari rischi fitosanitari e sanitari della vite
(peronospora, tignoletta e contaminazione da ocratossina A);
5) sistemi di supporto decisionale (DSS) per la gestione dell’irrigazione e della fertilizzazione
della vite, in funzione delle caratteristiche pedo-climatiche e colturali sito-specifiche;
6) modelli di valutazione della qualità e shelf-life dell’uva basati su misurazioni non distruttive;
7) sistemi basati su tecnologie RFID e IoT per la tracciabilità del prodotto dal campo al
magazzino.
Il Gruppo Operativo dell’unità di ricerca:
Società cooperativa di oltre 1000 soci produttori di uva da vino con una
superficie vitata di circa 2500 ettari, che ha come obiettivo principale la
vinificazione del prodotto di qualità, ottenuti da uve tipiche del territorio.
Partner capofila del progetto, mira a rappresentare le esigenze tecniche del
settore vitivinicolo, coinvolgendo aziende e tecnici dei principali areali
produttivi salentini.
Azienda agricola, player di successo nel settore dell’ortofrutta e specializzata
nella produzione di uve, contribuisce a definire le esigenze tecniche del settore
uva da tavola.
Società impegnata nella coltivazione di uva da tavola senza semi, insieme a una
piccola sperimentazione di Pesche Paraguayo. Anch’essa si occupa di definire
le esigenze tecniche del settore uva da tavola.
Società di consulenza tecnica specializzata su vite, con la missione di aiutare le
aziende viticole a utilizzare al meglio risorse e tecnologia per produrre uve di
qualità. La sua attenzione nel progetto verte soprattutto al monitoraggio e alla
raccolta dati per il settore uva da tavola.
Società che svolge assistenza tecnica in tutte le fasi del processo produttivo.
Nel corso degli anni, ha maturato grande esperienza nella gestione di impianti
viticoli, condotti nei regimi integrato e biologico. Nel progetto, definisce
esigenze tecniche nel settore uve da tavola e a svolge attività di monitoraggio
delle stesse.
Università di Bari Aldo Moro Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta e
degli alimenti. Grazie a un’equipe di esperti in malattie fungine della vite da
tavola e da vino, nella protezione biologica e integrata e nella formazione,
mette a disposizione competenze e conoscenze per diversi obiettivi, tra cui
coordinamento scientifico e monitoraggio tecnico-scientifico.
CNR-Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari Istituto di ricerca in ambito
internazionale, si occupa di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico per
miglioramento qualità e sicurezza dei prodotti agroalimentari, adottando
metodiche innovative per la riduzione del rischio micotossine.
Centro di ricerca, sperimentazione e formazione in agricoltura Basile Caramia
in virtù della ventennale esperienza acquisita nel settore della difesa
fitosanitaria di patogeni e fitofagi, parteciperà all’esecuzione dei rilievi in campo
per gli aspetti fitosanitari e qualitativi, interpretando i dati raccolti e
rielaborandoli e individuando mappe di rischio.