Comunicato 25 giugno
Erano le 16.30 circa di un afoso 25 giugno e in molte persone si riversavano nelle fresche acque del litorale nord di Brindisi per rilassarsi. Non tutti però possono goderne, non gli uomini del servizio di salvamento . Difatti vi erano sventolanti le bandiere rosse ( balneazione non sicura a causa delle forti onde dei venti) su tutti i Lidi presidiati. Così anche per Lido Apani Beach, che per il suo personale di salvamento ha scelto degli uomini formati dalla Società Nazionale Salvamento, lo stesso Dario Cantoro è uno di loro, oltre che socio della gestione del Lido. Si sono formati dopo una serie di lezioni Teorico pratiche ad opera del Comandante del locale nucleo dei Cavalieri di Malta, Signor Mimmo Pettinau ed esame finale della Capitaneria di Porto che particolarmente in questi periodo è chiamata a svolgere le più svariate funzioni di controllo, soccorso, e tutela di tutto il Demanio di competenza
Una famigliola, probabilmente bagnanti che usufruivano della spiaggia libera adiacente, erano in acqua, quando probabilmente per via di correnti di risacca, si sono trovati in difficoltà e mentre 2 di loro riuscivano a portarsi in zona sicura, lo stesso non pare stesse succedendo per una signora di 65 anni circa e di una bimba di circa 5. Il particolare non è sfuggito all’attento occhio dell’addetto di turno che lanciato “i fischi di allarme dalla sua postazione”, il giovane Arcangelo Antonio Cellie,quindi, dopo aver indossato le dotazioni previste per quel tipo di emergenza si è tuffato in mare, ed in pochi secondi ha riportato prima in zona sicura la piccina, che a causa del suo esiguo peso correva il rischio maggioredi poter essere risucchiata dai mulinelli d’acqua, e poi la signora che la accompagnava (probabilmente la nonna)che a causa delle onde e delle contrapposte correnti di risacca rischiava di continuare ad essere sbattuta su delle rocce affiornanti diventate insidiose a causa delle onde. Nel frattempo il suo collega Dario Cantoro monitorava la situazione supportando da terra il suo giovane collaboratore, con il quale hanno almento 3 briefing giornalieri a secondo le condizioni meteo, e lo studio costante delle correnti anche terrestri. (Il mare come dicono loro potrebbe avere comportameti bizzarri in qualunque momento poiché la stagione non è ancora stabile dal punto di vista dei venti). Sempre a loro dire tentare il salvamento in ogni condizione è una scelta che abbiamo fatto al momento dell’iscrizione al corso, la nostra forza è nella squadra, in quei momenti dobbiamo essere lucidi e convinti e ci siamo professionalizzati e ben sappiamo che se anche noi dovessimo essere in difficoltà il nostro compagno, 2 secondi dopo sarebbe li mentre altri ci supporterebbero da terra. In casi estremi chiameremmo anche la Capitaneria di Porto che è sempre attiva 24 ore al giorno ai quali tutti dovrebbero essere riconoscenti.
Le parole di Arcangelo: sono lusingato di poter espletare il mio servizio qui, ritengo sia uno dei posti più belli d’Italia e a meno di un miglio dalla riserva Nazionale di Torre Guaceto (l’antica Gawsit o più recentemente Saracinopoli seu Guacito) un luogo intriso di storia e cultura. Io stesso a volte verso il tramonto mi soffermo ad osservare questo posto e immaggino di vedere le antiche navi partire per porti lontani. Non mi sento di aver fatto nulla di speciale, ho solo risposto ad un naturale richiamo delle leggi del mare, il soccorso appunto ed ad una più naturale legge etica umana, e poi ripeto la nostra forza è nella squadra! Ci aiutiamo tra di noi ed abbiamo dei protocolli ferrei ai quali attenerci, con i nostri colleghi ci capiamo al volo! Poi sorridendo, così come ci ha risposto al telefono ci dice: ora scusatemi ma mi devo bere un cocktail di frutta e passion fruit che mi hanno portato, se venite a trovarci siete miei ospiti.
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