Nel Teatro Verdi di Brindisi, è andato in scena Paolo Rossi con il suo ultimo lavoro: ” Molière: la recita di Versailles”. Una scenografia molto minimal, una gigante immagine di Molière, con effetto antichizzato, a fare da sfondo e un simpatico cagnolino che girava, tranquillamente, sul palcoscenico. Dopo un allegro momento musicale, è apparso un Paolo Rossi in piena forma, a tratti irriverente, che ha subito monopolizzato l’ attenzione dei presenti. Nel prologo, c’ è stata una riflessione, divertente e, a tratti, dissacrante, sul tipo di pubblico che, in genere, va a teatro. Secondo l’ attore, a teatro si può dormire serenamente e, a volte, si va soltanto per ” riposare” . Tante le risate provocate dalle sue parole. Ha parlato, poi, di come sarebbe stato articolato lo spettacolo. Rossi avrebbe interpretato Molière e sé stesso, in un veloce alternarsi di ruoli. Ad affiancarlo, una compagnia di attori molto ” attivi” , ma, soprattutto, un Paolo Rossi instancabile. Si è fatto riferimento ad alcuni dei lavori più importanti di Molière. Una recitazione vivace e battute molto esilaranti, hanno catturato il pubblico brindisino. Poi, durante l’ intervallo, una gradita e inaspettata sorpresa. Uno degli attori- musicisti, ha dedicato una canzone alla nostra città. Ovviamente, il pubblico si è sentito coinvolto. Un clima divertente per tutta la serata. Nel secondo tempo, la scenografia è rimasta la stessa, tranne che per l’ immagine che rappresentava un Paolo Rossi contestatore. Effettivamente, abbiamo ritrovato in pieno il grande comico con la sua satira che non ha risparmiato nessuno, dal Papa ai prelati in genere e tanto altro. Non sono mancate le battute sulla situazione italiana attuale. C’ è stato, anche, un velato sarcasmo nei confronti di Grillo. Uno spettacolo molto vivace, che non poteva lasciare indifferenti. Anna Consales