GAP AEROPORTO BRINDISI RISPETTO A BARI, PAGLIARO REPLICA A VASILE: “INUTILE DARE I NUMERI, SENZA ANALISI SERIA DEL TRAFFICO PASSEGGERI”
Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS:
“Dare i numeri di arrivi e partenze – senza interpretarli con la chiave di lettura del mio intervento, ossia l’incoming rispetto al semplice uso di voli dagli aeroporti di Brindisi e Bari – è un’operazione fine a se stessa, che non aiuta a fotografare la realtà dei flussi aeroportuali nella nostra regione. E soprattutto non entra nel merito delle mie domande e delle mie obiezioni, che evidenziavano uno squilibrio evidente a favore dello scalo barese, sia nelle rotte internazionali che nei voli nazionali per Roma e Milano, addirittura in rapporto di uno a tre non solo per la frequenza ma anche per i costi, con grande disagio e aggravio di costi per i viaggiatori salentini.
Lo dico al presidente di Aeroporti di Puglia, che ha replicato alla mia analisi sbandierando le statistiche. Evidentemente non ha compreso il senso del mio intervento, che contestava la visione d’insieme e le strategie messe in campo. E lo ripeto: non conta il numero di passeggeri che facciamo transitare nei nostri aeroporti, ma quelli che facciamo arrivare e restare in Salento e in Puglia, soprattutto dall’estero, in una visione di marketing turistico internazionale che non può prescindere dalla pianificazione di voli e rotte aeree e di accordi mirati con i principali vettori, soprattutto low cost, perché non ci utilizzino solo come tappa principalmente di partenza e di passaggio.
Non ha senso – in una discussione sulle politiche del turismo – evidenziare che c’è un traffico in crescita all’aeroporto del Salento, se si tratta di passeggeri salentini che vanno in vacanza altrove e in mete concorrenti rispetto alle nostre. Questo per me è autolesionismo.
Poi, se vogliamo restare nel perimetro della gestione degli aeroporti, consiglio al presidente Vasile di venire a Brindisi per rendersi conto della carenza di parcheggi, con auto in sosta all’ingresso e nelle strade vicine all’aeroporto: un pessimo biglietto da visita e un pericolo per la sicurezza. Che si occupi della carenza dei desk, con le lunghe file che ne conseguono. Che si occupi del miglioramento dell’area partenze e delle sale d’imbarco, per trasformarli da luoghi di frettoloso passaggio ad aree di sosta confortevole.
Questi sono alcuni dei compiti che ci aspettiamo da un amministratore capace e attento: interventi precisi e concreti per colmare il gap innegabile, in tutto, tra l’aeroporto di Brindisi e quello di Bari”