E’ quanto ha stabilito dalla Commissione Tributaria Provinciale di Lecce con la recente sentenza e, precisamente, la n. 403/22, con cui, in accoglimento del ricorso presentato, dal dott. Eugenio Arsieni imprenditore agricolo Cellinese molto conosciuto, con il patrocinio dell’Avv. Umberto Bisciotti del Foro di Lecce, ha annullato i solleciti di pagamento di contributi di bonifica e relative ingiunzioni fiscali, emessi dal Consorzio di Bonifica Arneo – per il tramite di Concessionari per la riscossione – nei confronti di proprietari di fondi in agro di Brindisi che, seppure ricadenti nel comprensorio consortile, non avevano conseguito alcun beneficio dalle opere dell’Arneo.
L’Autorità giudiziaria, infatti, ha evidenziato nei fatti di causa l’infondatezza e la illegittimità della pretesa tributaria e, quindi, la non debenza dei contributi di bonifica per i fondi oggetto di imposta, per inesistenza del presupposto impositivo.
In particolare, è stato dimostrato dal contribuente l’assenza delle opere arrecanti utilità diretta e specifica agli immobili assoggettati al contributo.
Nella fattispecie, le deduzioni del Consorzio non sono state ritenute meritevoli di accoglimento dai rilievi puntuali concernenti la lamentata assenza di beneficio diretto ai fondi di proprietà.
La documentazione riferita ai distretti irrigui, nonché le enunciate delibere commissariali, richiamati dal Consorzio al fine di rappresentare l’attuazione del programma concernente lavori ed opere pubbliche (idrauliche ed irrigue), sono state ritenute atti di portata generica, esulanti dalle specifiche contestazioni del ricorrente.
La sentenza in parola, conclude l’avv. Umberto Bisciotti deve considerarsi un’importante precedente per tutti i contribuenti, a cui vengono richiesti pagamenti, per opere di bonifica non eseguite.
Si auspica sul punto un intervento normativo, che possa riportare la vicenda nel giusto.
