FISCO: D’ATTIS (FI), RIAPRIRE TERMINI DEFINIZIONI AGEVOLATE, A RISCHIO TENUTA IMPRESE E FAMIGLIE

Il governo adotti “iniziative normative per prorogare nel 2022 i termini relativi alle definizioni agevolate, prevedendo la disapplicazione delle sanzioni o della decadenza dei piani di rateizzazione a carico dei contribuenti che non abbiano rispettato il termine”. Così il deputato di Forza Italia, Mauro D’Attis, in un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze, firmata anche dai deputati azzurri Alessandro Cattaneo, Paolo Russo, Anna Lisa Baroni, Claudia Porchietto e Carlo Giacometto. “Il 14 dicembre 2020 (considerati anche i 5 giorni di tolleranza) – si legge nell’atto ispettivo – è scaduto il termine ultimo stabilito per corrispondere tutte le rate di rottamazione ter e saldo e stralcio scadenti nel 2020 e 2021 e sospese durante la pandemia. Erano 1,25 milioni i contribuenti in regola alla data del primo gennaio 2020 con i piani di rientro agevolato dal debito fiscale; alla scadenza sopra indicata, oltre mezzo milioni di contribuenti, il 43 per cento del totale, non ce l’ha fatta a rispettare la maxi scadenza che prevedeva il versamento dell’intero ammontare sospeso in unica soluzione. Di conseguenza – continua –, questi contribuenti hanno perso tutti i benefici della definizione agevolata. La somma non definita è pari 2,4 miliardi di euro”. D’Attis evidenzia, inoltre, come “Per consentire la riapertura dei termini delle procedure agevolative scadute erano state richieste nuove misure, anche in occasione dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge cosiddetto Milleproroghe e sono stati accolti diversi ordini del giorno – tra questi uno proprio di Forza Italia –, ma per il momento non sono previste nuove agevolazioni”. “Si tratta di una situazione che incide pesantemente sulle famiglie e sui conti delle imprese, ove si consideri che l’emergenza sanitaria scade il 31 marzo 2022 e che, a questa, si è aggiunto il fosco scenario economico derivante dall’aumento dei prezzi legati alle sanzioni per la guerra russo-ucraina, all’inflazione ed al caro bolletta”, conclude il parlamentare di Forza Italia.

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