Incontro con Emiliano su parco eolico offshore Canale d’Otranto, Pagliaro: “Transizione energetica non può essere arma di ricatto” |
Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani. “Così com’è, quel progetto è inaccettabile: nel merito (per ragioni paesaggistiche) e nel metodo (perché l’iter autorizzativo è stato avviato senza alcuna condivisione con il territorio). L’ha ribadito oggi il presidente Michele Emiliano nell’incontro convocato in Regione, per discutere delle azioni politiche da intraprendere rispetto al progetto del parco eolico offshore lungo la costa di Otranto, Santa Cesarea, Tricase e Castro. Novanta pale da 1.250 megawatt ciascuna, alte quasi 300 metri, piazzate a soli 12 chilometri dalla costa, che occuperebbero una superficie complessiva di 162 chilometri quadrati senza contare l’area interdetta alla pesca, e che sarebbero visibili da ogni punto del litorale, ogni giorno, in qualsiasi condizione climatica. Dopo aver dichiarato il suo no nell’ultima seduta del Consiglio regionale, perorando la mia mozione contro il parco eolico galleggiante, Emiliano l’ha confermato nell’incontro di oggi, che si è svolto in modalità mista (in presenza e online) a cui ho preso parte insieme ai sindaci e al presidente della Provincia di Lecce, con i colleghi consiglieri Casili, Gabellone e Metallo, la presidente Capone e gli assessori Delli Noci e Maraschio. Un progetto così impattante non è pensabile in uno dei tratti di mare più belli in assoluto, in un’area paesaggistica di pregio straordinario che sulla bellezza fonda il suo appeal turistico. Pur non avendo competenze sul processo autorizzativo in capo al Ministero, la Regione è pronta a contrastare questo progetto, e lo farà a viso aperto, incontrando la società proponente che solo oggi ha chiesto un appuntamento con il presidente Emiliano per parlare di questo piano d’insediamento. Accanto al governatore ci sarà una delegazione del Consiglio regionale e dei 68 sindaci dei Comuni che hanno già deliberato la propria contrarietà alla gigantesca centrale del vento in mare, e alle opere a terra per l’allaccio alla rete elettrica nazionale, lungo 40 chilometri da Porto Badisco fino a Galatina. La pressione per la transizione energetica, resa ancor più schiacciante dal conflitto in Ucraina con i continui rincari delle bollette che pesano su aziende e cittadini, non può diventare un’arma di ricatto per imporre progetti ciclopici che danneggiano il paesaggio e i territori. In un anno e mezzo dobbiamo ridurre di due terzi la nostra dipendenza energetica dalla Federazione russa: questo è il diktat che giunge dall’Europa. Ciò lascia prevedere una valanga di autorizzazioni, ma la Puglia non starà a guardare senza opporsi, senza negoziare, senza far sentire il peso di 68 delibere comunali che hanno espresso la comune contrarietà al progetto del parco eolico offshore nel Canale d’Otranto. La fase di scoping si concluderà l’11 aprile, ed entro quella data la Regione giocherà le sue carte con una controproposta alla società proponente, chiedendo che il progetto venga realizzato altrove, per preservare l’integrità visuale, la bellezza e il paesaggio di un autentico paradiso. Usciamo dall’incontro di oggi più determinati che mai, pronti a dare battaglia contro un piano irricevibile, sapendo di avere al nostro fianco il presidente Emiliano, che farà valere le nostre ragioni anche nell’interlocuzione politica con il Governo e il Mite. Perché non sia consentito a nessuno di decidere sulla testa del territorio salentino, imponendo un’opera colossale che comporta un prezzo troppo alto da pagare sull’altare della transizione ecologica”./comunicato |
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