La crisi del settore aeronautico non smette di mietere vittime.
Dalla Tecnomessapia prima, a seguire la DCM, la Processi Speciali ed infine la CMC. assistiamo ormai increduli a questa mattanza senza fine.
Nel 2017 iniziò la crisi tecnomessapia dove ben 200 operai non videro rinnovato il contratto e 175 entrarono in cassa integrazione per un anno,vedendosi licenziati allo scadere della stessa. Ancora oggi molti lavoratori della Tecnomessapia continuano ad usufruire della naspi alternata a lavori saltuari in altri settori.
Tante battaglie , incontri in task force regione Puglia, nonostante il varo del bacino delle competenze, purtroppo applicato solo in minima parte. Nonostante le continue richieste al governo di interventi immediati, nel settore aerospaziale, la situazione è peggiorata. Ma la voglia di combattere per il diritto al lavoro restava e resta negli animi dei lavoratori. Purtroppo, a peggiorare la crisi del settore è arrivata la pandemia. Così a Tecnomessapia altre aziende dell’indotto si sono purtroppo aggiunte.
La perdita di posti di lavoro che stiamo subendo al Sud, la possiamo combattere solo distribuendo gli appalti e gli insediamenti industriali con uguaglianza da nord a sud. Senza buttare al macero le professionalità acquisite in decenni di esperienze preziosissime, necessarie in un futuro post pandemia di ripresa delle attività aerospaziali.
Giovani Dovizioso ex delegato FIOM-CGIL Tecnomessapia
Angelo Leo
Segretario Generale FIOM CGIL Brindisi