E’ innegabile che viviamo tempi particolari a causa della pandemia, della crisi economica, dei nuovi assetti geopolitici. L’Italia soffre, ma è anche il momento propizio, decisivo, per cambiare e scrivere un nuovo capitolo della storia del Paese, e tutto dipenderà dalla politica.
A Roma sono ore frenetiche, mancano pochi giorni a lunedì 24, giorno in cui i grandi elettori andranno al voto per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica che, oltre a determinare chi sarà il nuovo “garante dell’Indipendenza e dell’integrità della nazione”, rappresenterà un momento catartico per tutta la politica. Gli equilibri interni ed esterni ai partiti sono già in forte tensione, infatti appare sempre meno remota la possibilità che alcune forze politiche possano implodere, altre ricongiungersi, determinando così sostanziali mutamenti nel quadro nazionale della politica.
Tutto questo passerà, come è sacrosanto in democrazia, da interminabili riunioni e da fitti dialoghi tra partiti.
In questo panorama, chiaramente, le certezze sono poche ma diventano sempre di più un punto di riferimento e fondamentali le forze centriste. E’ innegabile, ad esempio, di quanto Italia Viva sia stata determinante negli ultimi anni; e lo sarà anche in questa elezione del Capo dello Stato. Questo accade nei palazzi ma lo vedono anche i cittadini e, azzardando un pronostico, questo sarà percepibile già nelle imminenti suppletive per concorrere ai seggi vacanti in parlamento.
A Brindisi, invece, il countdown per le prossime elezioni amministrative non è ancora iniziato, ma già dalle appena trascorse elezioni provinciali, i partiti iniziano a “prendere le misure” dagli altri soggetti politici, al fine di presentarsi ai cittadini brindisini nel 2023 con la miglior coalizione e programma elettorale possibile. Naturalmente ognuno utilizza il metodo e lo stile che meglio reputa, credendo fermamente che però quello di cui necessita la nostra città sia quello del dialogo e del confronto sulla Brindisi del futuro, dimenticandosi definitivamente dei tempi che furono con annesse vecchie, anacronistiche e malsane consuetudini del passato.
Infine, non possiamo che esprimere apprezzamento per la nuova aggregazione di centro denominato “ Brindisi Idea 2030” che promette di iniziare il percorso da una visione comune di Brindisi del futuro.
Palla al centro.
Italia Viva Brindisi