COVID – E’ CAOS TOTALE PER TAMPONI E QUARANTENE. CITTADINI TENUTI “PRIGIONIERI” IN CASA

Il “sistema” – in Puglia forse più che altrove – è letteralmente saltato. Decine di migliaia di persone tentano disperatamente di attenersi alle regole e quindi provano a sottoporsi a tampone per verificare se si sono contagiate. Laboratori d’analisi e farmacie vengono letteralmente presi d’assalto e sperare di poter accedere ai drive-in dell’Asl è davvero impossibile. Il problema sta nel fatto che chi si rivolge ad una struttura autorizzata spesso non riesce a trovare di meglio di un tampone rapido. Nessun problema se l’esito è negativo, ma se risulta positivo a quel punto comincia l’odissea. In quel caso, infatti, è necessario attendere la “chiamata” da parte dell’Asl per sottoporsi ad un tampone molecolare presso una struttura pubblica. Nel frattempo, ovviamente, si rimane in isolamento. il problema è che il “sistema”, come dicevamo, è saltato anche qui in provincia di Brindisi e quindi la “chiamata” per il drive-in arriva dopo giorni e giorni, quando il “positivo” potrebbe essersi negativizzato. In quel caso, dall’Asl non otterrebbe alcun certificato di guarigione, in quanto le nostre Asl non riconoscono (a differenza di quelle di altre regioni) la validità dei tamponi rapidi (e quindi è come se non si fosse mai ammalato). Il che comporta, tra gli altri problemi, la necessità di sottoporsi alla terza dose “booster” pur avendo contratto il covid.

Nel caso in cui, invece, alla chiamata dell’Asl si dovesse risultare positivi al test molecolare, la quarantena partirebbe da quel momento (e non da quando è stato effettuato il primo test rapido), con i disagi facilmente immaginabili.

Sperare di ricevere chiarimenti dall’Asl è un sogno, visto che il personale è poco e deve affrontare mille emergenze. Ed è così che il caos-Puglia è arrivato anche in Friuli dove l’emittente televisiva Tele Friuli ha raccontato la storia di una coppia di persone originarie di Brindisi (ma che risiedono in Friuli) bloccate qui in Puglia dallo scorso 23 dicembre in attesa che qualcuno si ricordi di loro…

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