Una ulteriore rappresentazione sulle possibili opportunità di sviluppo con prossimi sostanziosi investimenti? Oppure, come è auspicabile, la concreta possibilità di avere finalmente riconosciuto alla nostra città il diritto di essere parte attiva nel processo di crescita da compiere con i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza?
Queste le domande che la UIL si è posto in occasione del Convegno “Insieme. Costruiamo il futuro. Con coraggio” organizzato da Confindustria Brindisi.
Una iniziativa che ancora una volta ha evidenziato la necessità e le potenzialità che questo territorio esprime a cui da anni, puntualmente, si risponde NO! affermando che prima d’ora Brindisi non è stata rappresentata da nessun POLITICO di gradimento alle politiche regionali. Quanti erano presenti alla Assemblea pubblica del Teatro Impero hanno dovuto per l’ennesima volta ascoltare che dopo più di 3 anni di gestione politico-amministrativa del Comune di Brindisi, solo oggi ci si accorge che si possono utilizzare nuove tecnologie per uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale. Come se le aziende del territorio fossero rimaste con quelle degli anni passati e non avessero investito milioni di euro per migliorare l’impatto ambientale, quello sociale, la salute e la sicurezza della comunità brindisina.
La regione Puglia, attraverso le parole del massimo rappresentante Emiliano, dopo 7 anni di governo, ha finalmente individuato il suo figliol prodigo. Prendiamo atto e ci fa piacere che questa figura tanto attesa riuscirà ad aprire tavoli di confronto e discussione per ottenere gli investimenti e le risorse necessarie, fino ad oggi tanto auspicate e non ottenute.
Il “Metodo Brindisi” rappresenta lo strumento utile per far ripartire la locomotiva della crescita bloccata dai signor NO! Contiene infatti gli elementi e le proposte per far decollare le ZES e Zona Franca e permettere al porto di fare il balzo in avanti che tutti ci aspettiamo ed inseguiamo, così come gli investimenti della A2A, la decarbonizzazione, il progetto Edison, quello Falck e tanti altri ignorati e boicottati da decenni, necessari a produrre occupazione di qualità e stabile.
La UIL di Brindisi non da oggi contribuisce, suggerisce, fa le sue proposte per costruire il futuro della città e della provincia convinta che il cambiamento, inteso come ciclo vitale e necessario, può produrre anche problemi sociali, ma anche e soprattutto opportunità da sfruttare, guardando più in là del proprio naso alla ricerca di occasioni e rispondere a necessità e disagi vitali per la nostra comunità, così come avviene in altre realtà nostre vicine. Facciamo nostri questi bisogni, come è avvenuto in passato, celebrando figure istituzionali come quella del dottor Guadalupi, ricordata nell’occasione, richiamando anche l’imprenditoria locale, esaltando i valori civili della nostra città che negli anni l’hanno saputa valorizzare, accompagnandola verso il benessere e l’emancipazione.
Il CORAGGIO non ci manca, siamo impegnati a dare continuità al nostro ruolo di rappresentanti dei cittadini con consapevole realismo e concreta coerenza. Auspichiamo che lo facciano anche altri con lo stesso obiettivo!
Antonio Licchello