Il Sindacato Cobas organizza Giovedì 19 Gennaio a partire dalle ore 14,00 un sit in a Brindisi in Corso Garibaldi , in concomitanza del convegno organizzato dalla Confindustria locale dal tema “Opportunità di business in Azerbaigian”.
Il Sindacato Cobas si chiede come sia possibile ospitare rappresentanti istituzionali di un paese dove la parola democrazia è stata completamente cancellata da molto tempo.
L’Azerbaigian è un paese che vive un terribile clima di repressione governativo attuato nei confronti della opposizione , dei giornalisti ; di chiunque si pronunci contro il governo delle lobby energetiche e delle materie prime.
Amnesty international ha documentato migliaia di casi di persone incarcerate senza alcuna prova , di elezioni dove l’opposizione decide di non partecipare per il particolare clima di violenza presente nel paese , di osservatori dell’Osce rimandati indietro sempre in occasione delle finte elezioni .
Questo convegno sulla possibilità di business in Azerbaigian secondo noi è un palese tentativo di tastare il territorio Brindisino in vista di una possibile discesa a Brindisi dell’approdo della Tap.
Ricordiamo che il gas portato dal Tap non sarà utilizzato né a Brindisi né in Italia.
L’Italia si appresta a diventare l’Hub , la piattaforma logistica , dell’intera Europa in tema di gas.
Le fantasie di Emiliano sul possibile trasferimento a Brindisi dell’approdo del Tap e il relativo utilizzo a Cerano sono fantasie e un pericoloso specchietto per le allodole.
L’anti economicità della trasformazione a gas di quella centrale porta direttamente ad una sua impossibile attuazione.
L’unico modo per utilizzare quel gas sarebbe possibile solo smantellando quella esistente e costruendone una ex novo.
In Italia sono decine le centrali a gas ferme perché non c’è bisogno del loro funzionamento.
Addirittura è possibile la dismissione in tempi brevi della centrale di Cerano visto il disinteresse dell’Enel negli interventi di manutenzione degli impianti,seguendo così la strada delle centrali a carbone di proprietà dell’Enel già chiuse
Il Cobas invita tutti a partecipare per evitare una altra possibile fregatura per questa città che ne ha già subite tante, vedi l’ultimo taglio di migliaia di posti di lavoro nel settore aeronautico.
Brindisi 18.01.2017
Per il Cobas Roberto Aprile
Articolo già apparso su questo convegno
BRINDISI – Investire e fare affari in Azerbaigian è il tema centrale del convegno organizzato per giovedì 19 gennaio alle 15, presso la sala convegni dell’Associazione industriali, dalla sezione terziario innovativo di Confindustria Brindisi e dalla Camera di Commercio Italo-Azerbaigiana. Incontro dedicato alle piccole e medie imprese del territorio che intendessero approfondire e cogliere le opportunità offerte dal mercato azero.
Come accompagnamento all’esplorazione dell’economia dell’Azerbaigian, alla valutazione delle opportunità e alle scelte di ordine finanziario, Confindustria Brindisi propone Sace, la società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti specializzata nell’export credit, nell’assicurazione del credito, nella protezione degli investimenti, nelle garanzie finanziarie, nelle cauzioni e nel factoring, attraverso lo strumento operativo Simest, partecipata al 75 per cento da Sace.
Il convegno “Focus Azerbaigian – Opportunità per le Pmi”, sarà introdotto dal presidente di Confindustria Brindisi, Giuseppe Marinò, e dal presidiente, della sezione terziario innovativo, Sandro Nasta. Per l’illustrazione degli aspetti istituzionali e socio-economici, e delle opportunità commerciali per le imprese italiane, è atteso l’ambasciatore in Italia della Repubblica dell’Azerbaigian, Mammad Ahmadzada (da confermare).
Sono poi previsti gli interventi di Manuela Traldi, presidiente della Camera di Commercio Italo-Azerbaigiana, su strumenti e modalità di accesso al mercato azero, e di Mauro Pasqualucci, responsabile di Puglia, Basilicata, Calabria e Molise di Sace, che illustrerà gli strumenti messi a disposizione dal suo gruppo. La chiusura dei lavori è prevista per le 17,30.
Vale la pena ricordare che l’Azerbaigian sarà il fornitore di metano del gasdotto Tap (consorzio cui partecipa con la sua società energetica di Stato), estratto dai giacimenti dell’area di sovranità azera del Mar Caspio.