Ecco cosa scrive l’avv. Serra sulla sua pagina facebook:
Sono aumentate in maniera spropositata le imposte sull’occupazione del suolo pubblico (compresi i passi carrabili) e le imposte sulla pubblicità.
Quando in consiglio comunale venne introdotto il CANONE UNICO (voluto dal Governo) chiesi che tale riforma non fosse il pretesto per un’altra stangata ai danni dei Brindisini; parlai della possibilità di cambiare il tipo di imposta mantenendo lo stesso carico fiscale. Mi venne detto che era inevitabile e che la responsabilità fosse proprio del governo. Insistetti e mi venne detto testualmente “le ha fatto la telefonatina Conte?”
Ciò che asserivo era scritto testualmente nella legge finanziaria che all’art. 1 comma 817 prevede: “il canone è disciplinari dagli enti in modo da assicurare un gettito PARI a quello conseguito dai tributi che sono sostituiti dal canone, fatta salva, in ogni casi, la possibilità di variare gettito attraverso modifiche tariffarie”.
Il comune di Brindisi si è avvalso della facoltà di variare le tariffe e le ha aumentate.
Ognuno si assuma le proprie responsabilità perché è davvero facile sperperare le economie in interventi di facciata per ritorni di immagine, ma più efficace sarebbe non aumentare ulteriormente il peso di tasse e imposte.
P.s. Non mi risulta che tali aumenti fossero nel piano di riequilibrio (che ne prevedeva altri quali quelli dei bollini delle caldaie, delle tasse cimiteriali, ecc. ecc., tutti da tempo applicati).